La Nuova Sardegna

Alghero

Punta Giglio, dalla borgata di Maristella bocciano il ticket

 Punta Giglio, dalla borgata di Maristella bocciano il ticket

ALGHERO. «L’azzardo del pagamento di un ticket per Punta Giglio ha scatenato centinaia di commenti negativi sui social e lettere di sdegno da parte dei fruitori abituali del comprensorio di...

21 luglio 2018
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ALGHERO. «L’azzardo del pagamento di un ticket per Punta Giglio ha scatenato centinaia di commenti negativi sui social e lettere di sdegno da parte dei fruitori abituali del comprensorio di Maristella». Nonostante i numeri snocciolati dal direttore del Parco naturale regionale di Porto Conte, Mariano Mariani, dicano che la novità non ha spaventato i turisti, Tonina Desogos non demorde. Per confortare la sua teoria, la battagliera presidente del comitato di borgata di Maristella “usa” le parole dette e non dette da due testimoni illustri. «Anche il consigliere comunale di maggioranza Alessandro Nasone ha espresso la sua contrarietà al balzello ritenendo che “far pagare una quota d’ingresso è una scelta politica e fino a quando esisterà un’assemblea con un cda le scelte politiche spettano all’assemblea e al cda”», fa notare la pasionaria di borgata, che poi sottolinea anche la prudenza del sindaco Mario Bruno. «Data la marea di bocciature all’iniziativa, si è guardato bene dal postare un commento sulla sua pagina personale, come spesso fa per gli accadimenti di rilevanza di Alghero – dice Tonina Desogos – speriamo se ne dissoci presto». Alla presidente degli abitanti di Maristella risponde per le rime il Partito dei Sardi. «E se le Grotte di Nettuno fossero a ingresso libero?», è la domanda provocatoria del tesoriere del Pds, Antonio Derriu. «In questi giorni ci è stato chiesto di immaginare lo sdegno e la rivolta popolare se l’accesso ai bastioni fosse diventato a pagamento – aggiunge – il Partito dei Sardi di Alghero vi invita a immaginare invece se per accedere alle Grotte di Nettuno non fosse necessario pagare un biglietto». Se così fosse, è la convinzione, «oggi non sarebbero una risorsa capace di ospitare migliaia di turisti l’anno e produrre un utile capace di finanziare i grandi eventi della città, ma peserebbero sulle tasche dei cittadini, costringendo l’amministrazione ad attingere a varie voci di bilancio per preservarle nel migliore dei modi». (g.m.s.)

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