La Nuova Sardegna

Alghero

Bruno: «Fatto gravissimo se tutto risultasse vero»

di Gian Mario Sias
Bruno: «Fatto gravissimo se tutto risultasse vero»

Il sindaco turbato dopo la denuncia di un giovane: colpito con la pistola  Procede la polizia, acquisite le immagini delle telecamere e sentiti i testimoni

25 luglio 2018
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ALGHERO. In città non si parla d’altro. Ma davanti a microfoni e taccuini tutti zittiscono. Gli algheresi sono garantisti. O forse non hanno la minima intenzione di infilarsi in questa “storiaccia” dalla quale «quel vigile non ne uscirà benissimo», come pronostica un gruppetto di signori mentre si dedica alla lettura commentata del giornale, a tarda mattinata.

Anche dalle parti del comando di polizia locale non c’è alcuna voglia di commentare. Oltre alla doverosa necessità di attendere l’esito delle indagini per capire cosa sia successo davvero, i poliziotti sono molto infastiditi: così viene offuscato quanto di buono si fa ogni giorno per garantire la sicurezza e la vivibilità di Alghero. Avere dettagli di quanto accaduto avantieri verso pranzo è difficilissimo. Per fortuna degli uomini del commissariato di Alghero, che stanno indagando, ci sono dei filmati realizzati dalle videocamere di qualche palazzo della zona. Per ora l’unica certezza è la denuncia presentata da un algherese di 33 anni, residente a Santa Maria La Palma, che nella tarda mattinata di lunedì sarebbe stato colpito ripetutamente con il calcio della pistola da un agente della polizia municipale di Alghero. Pur con tutti i condizionali del caso, l’episodio ha già trovato diverse conferme perché la zona in cui i due sono entrati in contatto, peraltro a causa di una multa comminata per divieto di sosta, è quella di alcuni dei bar più frequentati di Alghero, a tutte le ore del giorno e della notte, lungo la rambla che dal Lido conduce in centro storico. Ieri gli investigatori sono tornati nei bar alla ricerca di altri dettagli, sentendo baristi e camerieri che erano di turno al momento della presunta aggressione. Sempre per restare alle cose certe, l’episodio ha contrariato molto il sindaco Mario Bruno, che però professa prudenza e garantismo, come tutti. «È in corso l’apertura di un’indagine interna e ho chiesto una relazione al comandante dei vigili urbani sui fatti avvenuti», dice il sindaco sapendo di camminare su un cartone di uova. «In attesa di ricevere l’esito, posso solo dire che il fatto – se confermato – sarebbe gravissimo e inqualificabile – dice chiaramente Bruno – nessun pubblico ufficiale può permettersi atti di questa gravità, ma deve anzi garantire equilibrio, buon senso ed esempio per i cittadini».

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