La Nuova Sardegna

Alghero

Coltivazione di cannabis, un arresto

Coltivazione di cannabis, un arresto

I carabinieri hanno sequestrato 138 piantine, 107 grammi di droga e 900 euro

11 agosto 2018
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ALGHERO. Le piante erano catalogate minuziosamente, suddivise in base alla loro grandezza e alla loro tipologia, e venivano fatte crescere in modo da poter sempre garantire, per tutto il periodo estivo, il necessario rifornimento al mercato algherese, la cui richiesta durante la stagione balneare cresce in maniera esponenziale.

Thomas Demartis, 42 anni, è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Alghero con l’accusa di coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. Due sere fa i militari si sono presentati a casa sua e hanno avuto conferma di quel che già avevano scoperto grazie a una lunga e laboriosa attività di indagine: all’interno dell’appartamento era stata realizzata una serra per la coltivazione di cannabis indica.

Una piantagione rigogliosa e piuttosto consistente: 138 piantine. Non tutte della stessa grandezza, però, perché per assicurare continuamente ai fruitori la marijuana, venivano piantate a rotazione. Così i carabinieri ne hanno trovato alcune appena germogliate, alte neanche due centimetri, che probabilmente avevano soppiantato quelle già “vendemmiate” in precedenza, e alcune di altezza e di maturazione varia, sino a un metro e dieci centimetri. Tutto all’interno dell’abitazione a pochi metri dalla passeggiata, alle spalle del lungomare Dante. In casa l’uomo custodiva tutto il necessaire per coltivare e smerciare: materiale per la coltivazione, taniche di fertilizzante, sistemi di areazione, due bilancini di precisione, materiale per il confezionamento e 107 grammi di infiorescenze di marijuana già pronte per essere vendute. Ma i carabinieri hanno sequestrato anche tre impianti di coltivazione idroponica indoor, comprensivi di grow box, kit di illuminazione, timer per la temporizzazione, deumidificatore, ventilatore e fertilizzanti.

Nel corso della perquisizione domiciliare sono stati trovati anche 900 euro in contanti: il sospetto è che siano parte del guadagno dell’attività di spaccio. Trovati anche 180 millilitri di metadone, di cui l’algherese dovrà giustificare il possesso. Al termine delle procedure di rito, l’uomo – che ha qualche piccolo precedente – è stato trasferito nel carcere di Bancali, a Sassari, dove si trova tuttora.

È a disposizione dell’autorità giudiziaria. Già oggi il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Sassari potrebbe ascoltarlo e decidere sulla misura cautelare da adottare nei suoi confronti. (g.m.s.)

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