La Nuova Sardegna

Alghero

L'ospedale di Alghero al top nella chirurgia laparoscopica

L'ospedale di Alghero al top nella chirurgia laparoscopica

L’équipe ha realizzato un intervento estremamente complesso

15 agosto 2018
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ALGHERO. Anche un piccolo ospedale, il cui futuro non è ancora definito, come quello della Pietraia, può offrire prestazioni professionali ad altissimo livello.

È stato realizzato con successo nei giorni scorsi un intervento di cistectomia laparoscopica, l'asportazione della vescica e della prostata per un tumore avanzato attraverso l’utilizzo di 5 fori nell’addome tramite i quali introdurre degli strumenti per l’operazione e di un piccolo taglio per evacuare gli organi asportati. L’intervento si è concluso con una delicata fase di ricostruzione delle vie urinarie rimanenti per permettere una ottimale qualità di vita. Il risultato, soprattutto per l'esito favorevole, è considerato una sorta di “conquista”. «Da tempo – dice il dottor Angelo Tedde , direttore della struttura complessa di Urologia - ci eravamo posti questo obiettivo che appariva irrealizzabile per difficoltà logistiche legate alla scarsa disponibilità delle sale operatorie ed alla situazione dei posti letto nel nostro ospedale. Ora la situazione è migliorata, grazie alle nuove scelte aziendali, permettendo finalmente un ulteriore avanzamento della offerta terapeutica».

Un salto di qualità quindi, frutto anche di una attiva collaborazione con la divisione di chirurgia diretta dal dottor Giorgio Norcia.

L’intervento è stato realizzato per la parte laparoscopica dal dottor Pietro Saba aiutato dal dottor Paolo Soggia e dal direttore Tedde il quale ha poi condotto la delicata fase ricostruttiva, il tutto supportato dalla competenza dei medici ed infermieri della equipe anestesiologica diretta dal dottor Tore Pala e forti della esperienza ventennale nella laparoscopia delle sale operatorie dell’Ospedale Civile di Alghero coordinate dalla infermiera professionale Antonella Baldino.

«Da sempre, - prosegue Tedde, - ho considerato la mini invasività, sia in termini di chirurgia che di gestione dell’ammalato, come l’obiettivo della buona pratica chirurgica, basti considerare il tipo di interventi eseguiti nel mio reparto ed i ridotti tempi di ospedalizzazione dei nostri pazienti. Fiore all’occhiello di questa “filosofia” e’ la brachiterapia per tumore prostatico dove il paziente, sottoposto ad intervento, in 2 soli giorni rientra in famiglia guarito. Credo che, visto l’ambiente professionale preparato e disponibile e la collaborazione con la chirurgia, anche il progetto della laparoscopia urologica ad Alghero continuerà a crescere». (g.o.)



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