La Nuova Sardegna

Alghero

Maria Pia, via al processo per la turbativa d’asta

di Gian Mario Sias
Maria Pia, via al processo per la turbativa d’asta

Alghero, tra le persone finite nei guai anche l’ex giocatore della Juventus Cuccureddu. L’ex vice sindaco Usai e due dirigenti del Comune saranno sentiti dal gup 

13 settembre 2018
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ALGHERO. Delle sette persone finite nei guai per la concessione dell’impianto di Maria Pia all’associazione polisportiva dilettantistica Antonello Cuccureddu 1969 – tra politici, dirigenti, impiegati, pubblici ufficiali e dirigenti sportivi – tre vogliono essere interrogate. Ieri, in occasione della prima udienza preliminare, Antonello Usai, 71 anni, ex vicesindaco e assessore dello Sport, Andrea Corona, 52 anni, nato a Nuoro ma residente ad Alghero, e Mirko Calisai, 38 anni, di Alghero, entrambi componenti della commissione che ha esaminato i progetti presentati per concorrere all’assegnazione dell’impianto di Maria Pia, composto da un campo da calcio e una pista di atletica, l’hanno chiesto al gup Carmela Rita Serra tramite i loro legali. Si tratta degli avvocati Francesco Carboni e Agostinangelo Marras, che oltre a Usai difende anche Antonello Cuccureddu, 70 anni, ex giocatore della Juventus e della Nazionale, nonché presidente della società vincitrice, e insieme alla collega Mattia Doneddu rappresenta Efisio Balbina, 36 anni, di Alghero, nipote di Cuccureddu e segretario dell’associazione dilettantistica che porta il nome dello zio; l’avvocato Stefano Carboni per Corona; l’avvocato Giuliano Tavera per Calisai. Gli altri coinvolti sono Giansalvo Mulas, 61 anni, di Sassari, dirigente del Comune di Alghero, che all’epoca era alla guida del settore Sport, difeso dagli avvocati Nicola Satta e Bettino Arru, e Giancarlo Chessa, 48 anni, di Alghero, impiegato comunale, anche lui all’epoca negli uffici dello Sport, difeso dagli avvocati Danilo Mattana e Antonello Pais. Accogliendo la richiesta, il gup ha fissato la prossima udienza per il 14 dicembre. Il pm è Angelo Beccu. La vicenda era esplosa il 10 giugno dell’anno scorso, con sette indagati e cinque misure cautelari, tre agli arresti domiciliari e due ordinanze di divieto di dimora in città, tutti ritenuti responsabili in concorso «di induzione indebita a dare o promettere altra utilità e turbativa d’asta». Il blitz dei militari del Noe di Sassari - con i colleghi di Cagliari e quelli del comando provinciale di Sassari - era scattato all’alba di quel sabato mattina, ma l’indagine era partita nel luglio del 2016, quando i militari - impegnati in altre attività investigative nel territorio di Alghero - erano incappati nella vicenda della concessione degli impianti di Maria Pia. Per l’accusa, la competizione per quel campo sarebbe stata senza storia perché Antonello Usai sarebbe intervenuto nei confronti del dirigente dello Sport per “pilotare” l’assegnazione in favore dell’ex juventino. Un’azione continua, fino a turbare la regolarità dell’esecuzione del bando pubblico di gara. Ora alcuni accusati sarebbero intenzionati a richiedere il giudizio abbreviato, mentre altri intendono arrivare a un pronunciamento di non luogo a procedere.

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