La Nuova Sardegna

Alghero

Barca rubata, il ladro rintracciato al telefono dai carabinieri

Barca rubata, il ladro rintracciato al telefono dai carabinieri

ALGHERO. «Fabrì, ma dove sei?». «Chi è?». «Come chi è? Carabinieri. Ma dove sei finito?». «Hey, tutto bene, tutto bene, ora sono diretto a Barcellona». Il primo contatto con il pianeta terra, base...

20 settembre 2018
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ALGHERO. «Fabrì, ma dove sei?». «Chi è?». «Come chi è? Carabinieri. Ma dove sei finito?». «Hey, tutto bene, tutto bene, ora sono diretto a Barcellona». Il primo contatto con il pianeta terra, base Alghero, di Fabrizio Usai è stata una telefonata con il carabiniere che per primo si è accorto che il suo telefono era di nuovo raggiungibile. L’algherese di 49 anni che nelle prime ore di mercoledì della scorsa settimana si è allontanato dal porto turistico di Alghero alla guida di un’imbarcazione di proprietà di un noto commerciante algherese, ora in pensione, sta bene. Al militare che l’ha chiamato, il naufrago ha spiegato la sua disavventura. «Prima mi si è rotto un motore, poi l’altro, poi l’altro ancora – ha raccontato – così mi sono trovato alla deriva». L’imbarcazione che maneggiava con la perizia di chi sa come si trattano i motori – essendoci nato e avendo un passato da campione di kart – viaggiava senza controllo verso nord. Sparita per sei giorni e cinque notti dai radar della guardia di finanza, della guardia costiera e di tutte le forze dell’ordine impegnate in una ricerca che a un certo punto è parsa disperata, la barca è ricomparsa lungo la traiettoria disegnata da una piccola vela che lunedì pomeriggio faceva rotta verso Barcellona. L’equipaggio, una coppia spagnola, ha caricato Fabrizio Usai a bordo e si è presa cura di lui. «Per diversi giorni ho dovuto bere l’acqua di serbatoio perché a bordo non c’era più niente», ha detto ancora al carabiniere che ha cercato anche di farsi dare le coordinate della barca abbandonata in balìa delle correnti lunedì sera. L’imbarcazione è stata localizzata ma il vento la sta spingendo sempre più al largo. Sarà monitorata sino a domani, quando il vento dovrebbe cambiare, ma sino a quel momento tentare un recupero è impossibile. «Quando ho visto l’imbarcazione passare ho lanciato i razzi e loro mi hanno salvato», è l’ultima cosa detta al telefono col militare, quasi per spiegare che del destino della barca con cui era partito non c’è stato proprio tempo e possibilità di occuparsi. Dato per disperso, ma accusato anche di aver rubato la barca, ora Fabrizio Usai è nelle mani della guardia di finanza spagnola. La sua vicenda è monitorata puntualmente dall’ambasciata italiana in Spagna. (g.m.s.)

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