La Nuova Sardegna

Alghero

Abbanoa: «Non esiste un caso bollette pazze»

di Gian Mario Sias
Abbanoa: «Non esiste un caso bollette pazze»

La vicenda è approdata in Regione con un’interrogazione di Forma e Cacciotto Per la società di gestione del servizio idrico «la fatturazione è del tutto regolare»

22 settembre 2018
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ALGHERO. Dopo la denuncia pubblica degli abitanti di via Marconi, che si sono visti recapitare da Abbanoa fatture del valore medio di mille e 800 euro, l’allarme “bollette pazze” è diventato un caso politico. Il consigliere regionale del Pd ed ex vicesindaco di Alghero, Raimondo Cacciotto, con la sua omologa e compagna di partito, Daniela Forma, ha presentato un’interrogazione per chiedere che la vicenda sia chiarita. «Per il gestore unico del servizio idrico, si tratterebbe di spese determinate dalla presenza di perdite occulte e di altri consumi anomali- dicono – ma appare evidente che tale richiesta è percepita dai consumatori come una pesante vessazione a opera di chi gestisce un servizio primario come l’erogazione dell’acqua». Daniela Forma e Raimondo Cacciotto hanno analizzato l’accaduto. «La Carta del servizio idrico integrato prevede che Abbanoa provveda alla lettura periodica dei consumi e fatturi almeno due volte l'anno – aggiungono – in modo che il consumatore, se rileva delle difformità, ha tutto il tempo di porvi rimedio». Ma davanti a un sistema di fatturazione che i due definiscono «anomalo, relativo a un periodo di ben sei anni», l'utente si trova «a pagare somme ingenti e difficilmente accertabili». Per loro «un tale disservizio non è concepibile, anche perché i costi eccessivi delle bollette pervenute rischiano di mettere in seria difficoltà le famiglie». ecco perché i consiglieri regionali chiedono al presidente della Regione e all’assessore dei Lavori pubblici se intendano intervenire sulla vicenda, richiedendo una dettagliata verifica dei consumi reali e delle eventuali anomalie». Ìmmediata e ferma la replica di Abbanoa, secondo la quale «ad Alghero non esiste nessun caso di bollette pazze, da anni Abbanoa fattura regolarmente ogni tre mesi in base alle letture dei contatori eseguite dagli operatori, muniti di palmari elettronici che consentono il caricamento automatico dei dati», e altri elementi a tutela del consumatore. «Abbanoa ha messo ordine al caos ereditato dal precedente gestore del servizio idrico di Alghero – precisa la società – la banca dati delle utenze era incompleta e piena di errori, è stato necessario eseguire un censimento porta a porta per verificare ogni singola utenza». Ed è proprio così che «sono emerse oltre 600 utenze “fantasma”, non presenti nei vecchi database e numerosi allacci abusivi», è la sottolineatura. «Grazie al confronto con gli amministratori condominiali sono state sanate le criticità tramite procedure negoziate – è la chiosa – chi non ha scelto la via del dialogo, intraprendendo il contenzioso giudiziario, non ha avuto ragione da parte dei tribunali e ora deve a pagare anche le spese legali».

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