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Alghero, pratiche più veloci in cambio di lavori: otto gli indagati

Alghero, pratiche più veloci in cambio di lavori: otto gli indagati

La presunta corruzione in Comune per accelerare le pratiche edilizie

22 settembre 2018
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SASSARI. Sono otto e non sette come appreso inizialmente, le persone coinvolte nell'inchiesta della Procura di Sassari su una presunta corruzione nel comune di Alghero per accelerare pratiche edilizie. Spicca il funzionario comunale Vincenzo Sanna, 55 anni, ingegnere, all'epoca dei fatti istruttore tecnico nel settore Edilizia privata. Coinvolti nelle indagini dei carabinieri del Noe, coordinate dalla Pm Cristina Carunchio, due costruttori edili: Isio Camboni, 72 anni, titolare della 2C Costruzioni, e Antonio Camerada, di 49, amministratore unico della Sardegna Costruzioni Generali srl, entrambe con sede ad Alghero.

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Secondo l'accusa, in cambio delle concessioni rilasciate a tempo di record, il funzionario comunale otteneva gratuitamente manutenzioni e ristrutturazioni per un immobile di famiglia. Nell'inchiesta sono finite altre cinque persone: si tratta di Pio Mario Baldino, 64 anni, meccanico; Salvatore Pinna, di 60, nato a Sarule e residente a Brembate di Sopra, in provincia di Bergamo, titolare dell'area di sosta per camper davanti alla spiaggia Le Bombarde; i pensionati Giuliana Margherita Burla e Mario Chessa, di 72 e 70 anni, entrambi algheresi; l'imprenditore Costantino Giuseppe Achenza, di 73, nato a Tempio ma da sempre residente a Sassari, amministratore unico de «La Fazenda», un locale per ricevimenti a Tanca Farrà, alle porte di Alghero.

In questo caso gli investigatori sono convinti che Sanna inducesse i cinque a rivolgersi alla sua compagna e convivente, un'architetta cui però non viene mosso alcun addebito, per regolarizzare le pratiche edilizie presentate. Così facendo, l'ingegnere del Comune avrebbe ricevuto indebitamente erogazioni a contenuto patrimoniale, costituite dall'onorario per le prestazioni professionali svolte da lei.

Per questi fatti, che si sono verificati tra il luglio del 2016 e il maggio del 2017, gli otto sono accusati a vario titolo e in concorso tra loro di corruzione, abuso d'ufficio, induzione indebita a dare o promettere utilità con il vincolo della continuazione. Le persone coinvolte sono difese dagli avvocati Agostinangelo Marras, Stefano Carboni, Edoardo Morette e Andrea Delias.

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