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Il centrodestra si ricompatta: rientrano Udc e Riformatori

Il centrodestra si ricompatta: rientrano Udc e Riformatori

ALGHERO. Il centrodestra algherese si ricompatta e si presenta ai nastri di partenza più unito che mai. Di sicuro, più unito di quanto non fosse successo nel 2014. È quanto trapela dal vertice...

10 ottobre 2018
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ALGHERO. Il centrodestra algherese si ricompatta e si presenta ai nastri di partenza più unito che mai. Di sicuro, più unito di quanto non fosse successo nel 2014. È quanto trapela dal vertice riservatissimo di due giorni fa. I leader dei partiti si sono riuniti e hanno deciso di fare blocco. Il monolite di centrodestra e sardista riabbraccia i Riformatori, che alle amministrative di cinque anni fa avevano deciso di fare corsa da soli e che alla fine, addirittura, non erano scesi in campo. Ma soprattutto la coalizione accoglie il figliol prodigo, quello scudocrociato che cinque anni fa era stato l’ago della bilancia in favore di Mario Bruno. Dopo cinque anni di strappi e rappacificazioni con l’attuale sindaco, l’Udc torna a casa. In vista degli appuntamenti di febbraio e di maggio, dunque, il centrodestra algherese si schiera in formazione tipo: Forza Italia, Lega, Nuovo Centrodestra, Partito sardo d’Azione, Riformatori e Udc. In vista di una conferenza programmatica che stabilirà i contenuti dell’alleanza prima ancora dei nomi su cui puntare per le regionali e per le amministrative, l’idea è di allargare l’alleanza anche alle liste e ai movimenti civici. Dovrebbero rientrare in questo ambito Azione Alghero, Energie per l’Italia e Patto Civico Alghero. Sanità, trasporti, sviluppo turistico, sostegno alle imprese e alle famiglie, Centro residenziale per anziani sono tra i temi caldi, che saranno sottoposti ad approfondimenti con l’intento di avanzare proposte concrete attorno cui comporre un programma di governo della città. Per ora il punto fermo che tiene unita l’intera coalizione è uno solo. «La città negli ultimi anni ha affrontato una pericolosa china di oscurantismo politico e di inefficienza amministrativa che sono state le costanti dell’amministrazione Bruno», è quel che si son detti nel chiuso dell’incontro, segreto ma non troppo, di lunedì sera. (g.m.s.)

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