La Nuova Sardegna

Alghero

«Il canalone è ostruito, agire subito»

«Il canalone è ostruito, agire subito»

Marco Tedde sull’opera di San Giuliano: in caso di alluvione Alghero è a rischio

14 ottobre 2018
2 MINUTI DI LETTURA





ALGHERO. «Il canalone di San Giuliano è in pessime condizioni, si intervenga d’urgenza o in caso di alluvioni Alghero corre rischi gravissimi». A lanciare l’allarme è il vicecapogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, Marco Tedde. «Occorre un intervento immediato sul canalone che convoglia le acque meteoriche dalla collina di San Giuliano allo scarico di San Giovanni», avverte l’ex sindaco, che fa propria la segnalazione di numerosi cittadini che abitano o che operano nella zona, all’ingresso di Alghero da Olmedo, poco prima di viale Aldo Moro, arteria viaria sotto la quale il canalone scorre sottotraccia. «Non si può mettere a repentaglio l’incolumità delle persone e la sicurezza dei beni privati e pubblici», è la considerazione del consigliere regionale di opposizione, che sollecita l’amministrazione cittadina a intervenire con urgenza per ripulire il canalone che fu realizzato nel 1992. Un’opera costruita per correre ai ripari in seguito a un gravissimo evento alluvionale che danneggiò magazzini e attività commerciali e mise a rischio la vita delle persone. Come rileva ancora Marco Tedde, «oggi il canalone è completamente ostruito da boscaglia e grossi arbusti che impediscono anche un minimo deflusso delle acque meteoriche».

Addirittura, in quella fondamentale opera di prevenzione dal rischio alluvionale ci sono cresciuti degli olivastri selvatici: è il segno che lo stato di incuria è di qualche anno. Tanto è vero che già due anni fa erano state fatte delle segnalazioni anche da parte delle autorità competenti in tema di protezione civile. «È urgente attivare sul canale un intervento radicale di pulizia che gli restituisca la possibilità di svolgere i suoi compiti – conclude Tedde – per salvaguardare la sicurezza delle persone e dei loro beni, occorre farlo oggi che le condizioni meteo lo consentono. I disastri provocati dagli eventi meteorici nel sud Sardegna sono più che sufficienti per alzare la guardia». (g.m.s.)

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative