La Nuova Sardegna

Alghero

Iniziata la conta dei danni causati da grandine e vento

di Gian Mario Sias
Iniziata la conta dei danni causati da grandine e vento

Onde alte fino a sei metri si sono abbattute su spiagge e stabilimenti balneari Agricoltura in ginocchio, il Comune ha chiesto lo stato di calamità naturale

31 ottobre 2018
2 MINUTI DI LETTURA





ALGHERO. Alberi abbattuti, strade invase da sabbia e detriti, parabrezza delle auto distrutti, danni alla carrozzeria di molti veicoli, dehor dei locali pubblici sradicati, vetrate e verande private danneggiate, mattonelle dei marciapiedi sollevate, mastelli per la raccolta differenziata dei rifiuti riversi lungo le strade in ordine sparso. Il giorno dopo l’ondata di maltempo, ad Alghero si contano i danni. Rispetto alla violenza della grandinata e del nubifragio che si è abbattuto sulla Riviera del corallo, è andata bene. Ma per alcune categorie è piena emergenza. Vale per le campagne, per le quali la grandine è stato una sciagura. E vale per numerosissime attività balneari: la mareggiata ha temporaneamente eroso la spiaggia e ha minacciato alle fondamenta chioschi e ristoranti litoranei, dalla Speranza a Porto Conte passando per le spiagge urbane, per alcune si teme che possa rivelarsi la necessità di rimuoverle. Il sindaco Mario Bruno ha scritto alla Regione per chiedere formalmente il riconoscimento dello stato di calamità naturale. Già da ieri i sono tantissimi i cittadini e gli imprenditori agricoli che si stanno rivolgendo al Comune per avere informazioni sulle modalità dell’iter e per denunciare i danni patiti. Alla clamorosa grandinata di avantieri mattina e al nubifragio che si è protratto per ore, alternandosi a raffiche di vento che hanno reso necessario l’abbattimento di numerosi alberi, si è sostituita col passare delle ore la solita pioggia di polemiche tra maggioranza e opposizione dell’aula consiliare di via Columbano. Grandine, acqua e vento hanno riproposto come prioritario il confronto sulle condizioni degli anziani nel Centro residenziale che li accoglie temporaneamente, ossia l’ex ostello della gioventù di Fertilia. «Qualche inevitabile disagio, ma nessun problema particolare, agli ospiti sono stati garantiti tutti i servizi all’interno dei singoli plessi, stante l’impossibilità di uscire all’aria aperta e raggiungere le sale centrali», riferisce Porta Terra, secondo cui si tratta degli stessi «inconvenienti cui sono andate incontro tutte le famiglie, costrette nelle proprie abitazioni dalle proibitive condizioni meteo». Ma per Forza Italia «gli anziani sono segregati in quel di Fertilia, in unità abitative conformate per la bella stagione, scollegate le une dalle altre, dove sono stati difficoltosi i consueti e ordinari servizi assistenziali». Per gli azzurri «siamo solo all’inizio». La Lega, addirittura, conferma che «il maltempo ci conferma che l’ex ostello è totalmente inadeguato», e chiede che si adegui allo scopo la struttura comunale di Sant’Anna, «attualmente praticamente dismessa».

In Primo Piano
Santissima Annunziata

Sennori, cade dallo scooter all’ingresso del paese: grave una sedicenne di Sorso

Video

Impotenza maschile e suv, ne discutono le donne: la risposta di Geppi Cucciari ai talk show dove soli uomini parlano di aborto

Le nostre iniziative