La Nuova Sardegna

Alghero

La ferrata del Cabirol passa al Comune

La ferrata del Cabirol passa al Comune

Oggi la conferenza di servizi con Demanio dello Stato e Marina Militare

09 novembre 2018
2 MINUTI DI LETTURA





ALGHERO. La Ferrata del Cabiròl diventa comunale. Ancora non c’è il crisma dell’ufficialità, ma sarebbe questo l’accordo che dovrebbe essere sancito oggi alle 11 nel corso di una conferenza di servizi che porterà Comune di Alghero, Demanio dello Stato e Marina militare e altri soggetti a sedersi attorno a un tavolo e siglare un’intesa a suo modo storica.

Il passaggio di consegne rappresenterebbe il primo passo verso il salvataggio di un’opera che, finita nel mirino di ambientalisti e soggetti tecnici istituzionali fortemente critici sulla sua realizzazione e sull’iter amministrativo seguito per arrivarci, è considerata dall’amministrazione comunale un patrimonio fondamentale, tanto dal punto di vista dell’immagine quanto sul piano turistico, dato che ogni anno richiama migliaia di turisti attivi. Nell’idea del Comune di Alghero, la ferrata che sovrasta i costoni di Capo Caccia dovrà poi essere gestita con la collaborazione del Parco naturale regionale di Capo Caccia, che già nei momenti più caldi delle polemiche sul destino della struttura, culminati con il suo sequestro, si era detta disponibile a fare la sua parte purché si avviasse un condiviso percorso di normalizzazione e di regolarizzazione. Nelle intenzioni di Mario Bruno e dell’amministrazione che guida, l’accordo che salvo sorprese sarà sancito oggi consentirà proprio di compiere un primo passo in questa direzione. Il passaggio della titolarità dalla Marina militare e dal Demanio statale al Comune, infatti, consentirà di avviare le procedure necessarie per la regolarizzazione delle autorizzazioni e l’ottenimento di tutte le necessarie certificazione di sicurezza da parte dei diversi enti competenti. Naturalmente, questo comporterà verosimilmente una serie di interventi necessari per adeguare la ferrata alle prescrizioni già fissate nero su bianco. «Sulla via ferrata del Cabirol non ci sono adeguate condizioni di sicurezza a tutela dei fruitori», era stata la motivazione con cui a fine marzo il sindaco aveva interdetto l’accesso alla scalata, una delle principali attrazioni per gli appassionati di turismo attivo che scelgono la Riviera del corallo, dato si trova lungo il versante settentrionale del promontorio di Capo Caccia. La chiusura era stata la conseguenza alle «comunicazioni pervenute dalla Regione Sardegna», a loro volta redatte «sulla base di alcune dettagliate perizie tecniche redatte dalla commissione del Collegio nazionale delle Guide alpine italiane in seguito a puntuali sopralluoghi». (g.m.s.)

In Primo Piano
Tribunale

Sassari, morti di covid a Casa Serena: due rinvii a giudizio

di Nadia Cossu
Le nostre iniziative