Bando per la vagliatura della posidonia di San Giovanni
ALGHERO. Il 22 novembre scadranno i termini dell’avviso pubblico per l’affidamento dell’appalto di vagliatura, recupero della sabbia, dalla posidonia spiaggiata e stoccata sull’arenile di San...
15 novembre 2018
2 MINUTI DI LETTURA
ALGHERO. Il 22 novembre scadranno i termini dell’avviso pubblico per l’affidamento dell’appalto di vagliatura, recupero della sabbia, dalla posidonia spiaggiata e stoccata sull’arenile di San Giovanni.
L’avviso è stato pubblicato dalla Centrale Unica di Committenza ed è rivolto alle imprese del settore. L’appalto, che interessa la lavorazione di circa 5mila metri cubi di posidonia spiaggiata ammonta a un importo a base d’asta di 115 mila euro.
Procede dunque l’intervento di bonifica del sito e se l’intervento andrà a buon fine, non è riduttivo definire l’operazione di valenza storica per l’immagine complessiva e per la balneazione, visto che del problema si parla da oltre dieci anni nel corso dei quali il primo accumulo, che risale al 2007, è cresciuto in maniera vistosa determinando problemi di ogni genere, da quelli estetici e di decoro a quelli di carattere igienico sanitario.
La pubblicazione del bando dimostra che l’amministrazione intende perseguire l’operazione di bonifica e il bando appena pubblicato rappresenta la seconda fase di un procedimento cominciato con la richiesta indirizzata agli agricoltori per l’utilizzo delle alghe spiaggiate come fertilizzante. Richiesta alla quale avrebbero aderito 16 operatori agricoli del territorio.
Da ricordare che sempre sullo stesso sito di San Giovanni, nello spazio occupato dai banchi di alghe, si sono svolti diversi campionamenti da parte dei carabinieri del Noe di Sassari.
Accertamenti finalizzati a verificare che tipo di problemi, anche igienico sanitari oltre che ambientali, si sono determinati per il lungo stazionamento delle alghe e la raccolta di ogni tipo di materiale e liquami che fuoriescono dal canalone delle acque bianche che sfocia proprio tra i banchi di posidonia per poi finire in mare. (g.o.)
L’avviso è stato pubblicato dalla Centrale Unica di Committenza ed è rivolto alle imprese del settore. L’appalto, che interessa la lavorazione di circa 5mila metri cubi di posidonia spiaggiata ammonta a un importo a base d’asta di 115 mila euro.
Procede dunque l’intervento di bonifica del sito e se l’intervento andrà a buon fine, non è riduttivo definire l’operazione di valenza storica per l’immagine complessiva e per la balneazione, visto che del problema si parla da oltre dieci anni nel corso dei quali il primo accumulo, che risale al 2007, è cresciuto in maniera vistosa determinando problemi di ogni genere, da quelli estetici e di decoro a quelli di carattere igienico sanitario.
La pubblicazione del bando dimostra che l’amministrazione intende perseguire l’operazione di bonifica e il bando appena pubblicato rappresenta la seconda fase di un procedimento cominciato con la richiesta indirizzata agli agricoltori per l’utilizzo delle alghe spiaggiate come fertilizzante. Richiesta alla quale avrebbero aderito 16 operatori agricoli del territorio.
Da ricordare che sempre sullo stesso sito di San Giovanni, nello spazio occupato dai banchi di alghe, si sono svolti diversi campionamenti da parte dei carabinieri del Noe di Sassari.
Accertamenti finalizzati a verificare che tipo di problemi, anche igienico sanitari oltre che ambientali, si sono determinati per il lungo stazionamento delle alghe e la raccolta di ogni tipo di materiale e liquami che fuoriescono dal canalone delle acque bianche che sfocia proprio tra i banchi di posidonia per poi finire in mare. (g.o.)
