La Nuova Sardegna

Alghero

Alghero, cantiere nella scuola: la protesta delle mamme

di Gian Mario Sias
Alghero, cantiere nella scuola: la protesta delle mamme

A breve partiranno i lavori di ristrutturazione nel plesso del Sacro Cuore.  L’istituto dovrà ospitare anche i bambini della materna di via Vittorio Emanuele

25 novembre 2018
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ALGHERO. Le mamme del Sacro Cuore sono in rivolta. Hanno appreso a spizzichi e bocconi che la scuola sta per trasformarsi in un cantiere. E che, come se non bastasse, si prepara ad accogliere anche i piccoli allievi della scuola dell’infanzia che si trova sulla stessa strada, via Vittorio Emanuele, ma diversi isolati più in là. Il risultato? Che in una scuola improvvisamente sovraffollata e rimpicciolita mancheranno gli spazi per le attività più disparate. A iniziare dalla sala mensa. A volerla dire tutta, il gruppo di agguerritissimi genitori che intendono chiedere conto al Comune di queste decisioni, più che dalla convivenza con altri bambini più piccoli è preoccupato dalle condizioni di sicurezza e igiene che potranno essere garantite ai loro piccoli durante tutto il tempo dei lavori di manutenzione programmati. «Abbiamo saputo che a breve partiranno dei lavori di manutenzione straordinaria tanto nella scuola elementare del Sacro Cuore che nella scuola dell’infanzia di via Vittorio Emanuele», è la posizione espressa da alcune mamme e da alcuni babbi, che starebbero lavorando a un documento da sottoscrivere e condividere, per chiedere conto a tutti quelli che hanno voce in capitolo di quali garanzie potranno dare ai loro dubbi. In particolare, come detto, i bambini dai 3 ai 5 anni saranno trasferiti alle elementari di fronte ai giardini Manno, ma nel frattempo anche lì «in quegli stessi mesi sono previsti i lavori di manutenzione del tetto nell’ala destra del caseggiato». A occhio, «sarà indisponibile all’incirca la metà dell’edificio scolastico – dicono allarmati – proprio mentre la scuola si prepara ad accogliere altri bambini, con altre età e altre esigenze». Non si sentono i padroni della scuola, ma «visto che i disagi creati ai nostri figli dai lavori saranno già considerevoli – spiegano – ci sembra assurdo che si proceda contemporaneamente col trasferimento dei bambini della scuola dell’infanzia». Facendo i conti, i bambini delle elementari si troverebbero costretti in uno spazio grande un quarto di quello che li ospita oggi: al dimezzamento della struttura disponibile, si aggiungerebbe il raddoppio della popolazione studentesca. «In pratica i bambini sarebbero costretti a passare tutto il tempo nelle loro aule, comprese le ore dedicati alla mensa, alle attività ricreative e all’attività motoria». Il tutto, insistono, «per sette ore al giorno e per cinque giorni alla settimana». E tanto per dare qualche altro numero, «questa situazione dovrebbe accompagnare tutto l’inverno e durare almeno quattro mesi». Tutte queste riflessioni confluiranno in un documento al quale presto l’amministrazione dovrà dare una risposta.

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