La Nuova Sardegna

Alghero

imposte comunali 

Cartelle pazze, cresce la protesta dei commercianti

ALGHERO. «Le attività commerciali algheresi sono sommerse da avvisi di accertamento su Imu e Tari». Ad accorrere in soccorso di uno dei principali settori dell’economia cittadina è Forza Italia...

25 novembre 2018
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ALGHERO. «Le attività commerciali algheresi sono sommerse da avvisi di accertamento su Imu e Tari». Ad accorrere in soccorso di uno dei principali settori dell’economia cittadina è Forza Italia Alghero. Gli azzurri della Riviera del corallo muovono dal presupposto che quelle richieste «da decine di migliaia di euro notificate dalla nuova società di riscossione» siano «palesemente errate». Ecco perché, come prima richiesta, il partito di opposizione chiede al Comune di «annullare l’affidamento alla Step». Tra le vittime dell’intoppo denunciato da Forza Italia, «c’è chi si è visto quadruplicare la superficie del proprio hotel, mentre ad altri sono state attribuite aree fabbricabili per dei terreni agricoli e senza capacità edificatoria», come denunciano gli autori della protesta, per i quali «purtroppo è solo l’inizio». Le “cartelle pazze”, come vengono definite le notifiche della società privata di riscossione, «sono tutti atti da annullare, ma a spese dei cittadini, che dovranno spendere soldi e sprecare tempo per dimostrare le loro ragioni», insistono i contestatori, che chiedono «al sindaco Mario Bruno e all’assessore delle Finanze, Gavino Tanchis, di affrontare subito il problema e di annullare l’affidamento alla Step». L’ingresso della società nel sistema di riscossione dei tributi locali del Comune di Alghero non è mai stato visto di buon occhio da Forza Italia. Niente contro la Step in quanto tale, ma secondo i forzisti si è creata una situazione che danneggia la Secal, la società specializzata di proprietà del Comune. «Se non fosse stato per l’ondata di cartelle pazze, avremmo evitato per pudore di replicare ai fantasiosi proclami degli amministratori sulla messa in sicurezza della Secal e sull’avvio di una fase di equità fiscale secondo il trito e ritrito slogan “pagare tutti per pagare di meno”», dicono. In realtà «in un solo colpo, o meglio con una sola delibera, è stata decretata la morte della Secal, la messa a serio rischio dei posti di lavoro di quindici dipendenti e l’inizio di una nuova fase di “confusione” fiscale in virtù dell’affidamento a una società esterna l’attività di riscossione e accertamento dei tributi comunali». Per questo, «prima di portare al fallimento la Secal, si annullino gli atti – conclude Forza Italia Alghero – e si creino le basi perché la società delle entrate algheresi sia messa nelle condizioni di diventare un’azienda virtuosa ed efficiente».

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