La Nuova Sardegna

Alghero

Via la posidonia da San Giovanni

In attesa delle modifiche normative la Regione ha stanziato nuove risorse

07 dicembre 2018
2 MINUTI DI LETTURA





ALGHERO. «Da gennaio via la posidonia da San Giovanni». È il Comune di Alghero a dare la notizia che dovrebbe metter fine a polemiche, raccolte di firme e manifestazioni di protesta, e che di sicuro rende superflua la trasferta a Cagliari della giunta comunale, convocati per mercoledì davanti al consiglio regionale per chiedere audizione al presidente Gianfranco Ganau e ai capigruppo. In attesa che si sblocchi l’iter per la modifica della norma per cui la posidonia è trattata come rifiuto e non come sottoprodotto da destinare così ad agricoltura, edilizia e altri settori produttivi, il Comune ha avuto i soldi chiesti per ripulire quel tratto di litorale, considerato l’ideale per manifestazioni sportive, concerti e altri eventi, con grande gioia di operatori turistici e residenti, per i quali la convivenza con quei cumuli era un problema. I 400mila euro già disponibili, 200mila messi dal Comune e altrettanti dalla Regione, si sono raddoppiati grazie agli emendamenti alla Finanziaria regionale proposti dall’assessora regionale dell’Ambiente, Donatella Spano, e dal consigliere regionale ed ex vicesindaco di Alghero, Raimondo Cacciotto, in sintonia col presidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini. Porta Terra non manca di sottolineare che quel sito era stato «aperto nel 2007 dall’allora amministrazione comunale», e che «gli accumuli hanno comportato negli anni problemi che tutti conoscono». Quello appena annunciato è per il Comune «un intervento di corretta gestione della fascia costiera, che accoglie le richieste dei residenti, favorisce la fruibilità del litorale, attenua gli effetti negativi sulla balneazione e migliora l’immagine turistica del lungomare». A sorte analoga sono destinati i siti di Cuguttu e Punta Negra, tra Maria Pia e Fertilia. L’operazione ha le necessarie coperture finanziarie dall’assessore regionale del Bilancio, Raffaele Paci. Quanto ai tempi, «sarà pubblicata entro dicembre la manifestazione d’interesse rivolta a tutte le categorie produttive per poter riutilizzare la posidonia come sottoprodotto – spiega l’amministrazione – se autorizzata, sarebbe una buona pratica, che permetterebbe di evitare gli enormi costi della discarica e valorizzerebbe un prodotto certamente riutilizzabile in campi diversi, come dimostrano numerosi studi». Nel frattempo è stato interrotto il riposizionamento di posidonia dove le mareggiate hanno già soddisfatto il principio di tutela ambientale e di contrasto all’erosione, come si vede su gran parte del litorale. Interverrà anche l’Arpas, cui sono affidate le verifiche sulla qualità della posidonia accumulata. (g.m.s.)

In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative