La Nuova Sardegna

ALGHERO. «Fattori di rischio dovuti a mai risolti deficit organizzativi e a obbiettive difficoltà relazionali e ambientali», ma anche assenza degli «standard clinici di base fondamentali per poter lavorare in sicurezza». Sono le motivazioni, messe nero su bianco, con cui i vertici di Anestiosologia dell’unità operativa del presidio ospedaliero Alghero-Ozieri hanno deciso di non trattare più i bambini algheresi da 0 a 6 anni, che per qualsiasi intervento chirurgico saranno costretti ad andare a Sassari.

A svelarlo è il vicecapogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, Marco Tedde. L’ex sindaco torna alla carica sulla situazione della sanità algherese e denuncia la mancanza di anestesisti anche all’ospedale marino. «Da quasi una anno ad Alghero è stata istituita una unità composta da 13 anestesisti, primario compreso, con sede all’ospedale civile, all’ospedale marino vengono destinati solo 1 o 2 anestesisti, non tutti i giorni e solo in orari diurni», denuncia Tedde in una interrogazione depositata nei giorni scorsi.

«Con 14 anestesisti, l’ospedale civile di Sassari esegue un numero esponenzialmente maggiore e di maggiora complessità di interventi». Tedde non riesce a non vedere dietro questa situazione un disegno politico. «Anziché lavorare per eliminare le inefficienze, i signori della sanità sarda preferiscono mandare via i bambini algheresi e continuare ad affossare l’ospedale marino – denuncia – che in passato poteva contare stabilmente su 3 o 4 anestesisti, così da garantire tutti gli interventi di traumatologia, chirurgia protesica di anca, ginocchio, spalla, gli interventi in day surgery e chirurgia oculistica, con numeri ragguardevoli».

Il consigliere regionale se la prende con il presidente della Regione, Francesco Pigliaru. «Gli abbiamo chiesto più volte di intervenire, ma senza alcun risultato – conclude – non ci rimane che attendere qualche mese». (g.m.s.)