dal gup
Corona: «Usai? Mai avuto pressioni dall’ex assessore»
ALGHERO. «Antonello Usai? Mai conosciuto prima di oggi». Andrea Corona, accusato in concorso e a vario titolo con altri sei per induzione indebita a dare o promettere altra utilità e turbativa d’asta...
16 dicembre 2018
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ALGHERO. «Antonello Usai? Mai conosciuto prima di oggi». Andrea Corona, accusato in concorso e a vario titolo con altri sei per induzione indebita a dare o promettere altra utilità e turbativa d’asta per l’affidamento in concessione del campo di calcio con pista di atletica annessa alla Asd Antonello Cuccureddu 1969, parla di fronte al gup Carmela Rita Serra e al pm Giovanni Porcheddu.
Assistito dall’avvocato algherese Stefano Carboni, fornisce un dettaglio non trascurabile nella ricostruzione di una vicenda che ruota sul convincimento che l’allora vicesindaco e assessore comunale dello Sport, Antonello Usai, avesse esercitato pressioni sulla commissione aggiudicatrice affinché la struttura andasse proprio alla società sportiva fondata dall’ex campione della Juventus. Corona era in commissione ma ha spiegato di non aver mai avuto occasione di incontrare o di conoscere l’uomo che l’avrebbe spinto a commettere presunte irregolarità. Questo rafforza quanto detto da Antonello Usai al gup per spiegare di aver insistito con le uniche due persone della commissione con cui aveva rapporti, il dirigente Giansalvo Mulas e l’impiegato Giancarlo Chessa, solo perché si facesse in fretta, così che il Comune risparmiasse nella gestione dell’impianto, e si evitasse l’errore di assegnare l’impianto a una società di rugby partecipante al bando sulla struttura a destinazione vincolata per calcio e atletica, realizzata con fondi di Coni e Provincia. Con Corona, Usai, Cuccureddu, Mulas e Chessa sono accusati Efisio Balbina, nipote del campione di calcio e dirigente della sua società sportiva, e Mirko Calisai, componente della commissione. (g.m.s.)
Assistito dall’avvocato algherese Stefano Carboni, fornisce un dettaglio non trascurabile nella ricostruzione di una vicenda che ruota sul convincimento che l’allora vicesindaco e assessore comunale dello Sport, Antonello Usai, avesse esercitato pressioni sulla commissione aggiudicatrice affinché la struttura andasse proprio alla società sportiva fondata dall’ex campione della Juventus. Corona era in commissione ma ha spiegato di non aver mai avuto occasione di incontrare o di conoscere l’uomo che l’avrebbe spinto a commettere presunte irregolarità. Questo rafforza quanto detto da Antonello Usai al gup per spiegare di aver insistito con le uniche due persone della commissione con cui aveva rapporti, il dirigente Giansalvo Mulas e l’impiegato Giancarlo Chessa, solo perché si facesse in fretta, così che il Comune risparmiasse nella gestione dell’impianto, e si evitasse l’errore di assegnare l’impianto a una società di rugby partecipante al bando sulla struttura a destinazione vincolata per calcio e atletica, realizzata con fondi di Coni e Provincia. Con Corona, Usai, Cuccureddu, Mulas e Chessa sono accusati Efisio Balbina, nipote del campione di calcio e dirigente della sua società sportiva, e Mirko Calisai, componente della commissione. (g.m.s.)
