La Nuova Sardegna

Alghero

L'ultimo bacio per la mamma, Alghero in lacrime ai funerali di Michela Fiori

L'ultimo bacio per la mamma, Alghero in lacrime ai funerali di Michela Fiori

La città si stringe intorno ai due figli della donna di 40 anni uccisa dal marito lo scorso 23 dicembre. Il più piccolo resta in ginocchio davanti alla bara della madre

30 dicembre 2018
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ALGHERO. Quanto può essere acre questa sostanza che sgocciola dalle tragedie. Alle 10,30 la cattedrale è una bolla di sentimenti compressi. C’è un’aria pesante, che affonda sin dentro la bocca dello stomaco. Il sorriso di Michela Fiori, la sua foto raggiante che guarda la bara di legno chiaro, è una rasoiata lucente dentro questa cappa scura. Eppure i due bambini riescono a trasformare tutto in uno sfondo.

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Al centro ci sono le loro storie, i loro volti, il loro smarrimento e il loro modo di declinare il dolore. Il più piccolo stringe in mano la foto della mamma. È una figurina, come può essere quella dei calciatori. Non distoglie gli occhi dall'immagine, la accarezza con lo sguardo. Tutt'intorno il mondo si muove con lentezza, come una garza di affetto che si adagia piano a coprire le ferite. Le carezze dello zio, gli abbracci del fratello, la mano stretta della nonna che si deve reinventare mamma, e le parole dell'arcivescovo che sanno di inafferrabile consolazione.

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Come si può sentire un bambino di 10 anni che d'improvviso ha perso tutto? Si aggrappa ancora a ciò che resta della mamma, anche se è solo una figurina. Incolla i suoi occhi e i suoi pensieri, e lascia fuori tutto il resto. Quindi si alza, la nonna per un istante prova a trattenerlo, non capisce cosa passi per la testa del nipote. Ma le basta incrociare i suoi occhi per arretrare e restare disarmata. Il piccolo fa altri due passi e si inginocchia per terra davanti alla bara di Michela. E resta immobile. Con una mano stringe ancora la figurina, con l'altra tocca il legno. E un'intera chiesa si sente piccola e smarrita davanti a un'immagine così potente. Uomini in divisa piangono, il sindaco Mario Bruno ricaccia le lacrime, pochi restano a ciglio asciutto. È l'infelicità composta di questo bambino a rigare i cuori. In silenzio, lui che esplode dentro, e fuori due piccoli ruscelli che colano sulle sue guance.

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