La Nuova Sardegna

Alghero

operazione delle fiamme gialle 

Falsi contratti per truffare l’Inps nei guai tre impiegati del patronato

Falsi contratti per truffare l’Inps nei guai tre impiegati del patronato

ALGHERO. Creavano falsi contratti di lavoro subordinato per far ottenere con l’inganno l’indennità di disoccupazione Aspi anche a chi non aveva i requisiti. Il sistema escogitato da un patronato...

05 ottobre 2019
2 MINUTI DI LETTURA





ALGHERO. Creavano falsi contratti di lavoro subordinato per far ottenere con l’inganno l’indennità di disoccupazione Aspi anche a chi non aveva i requisiti.

Il sistema escogitato da un patronato cittadino per indurre in errore l’Inps è stato smascherato dalla guardia di finanza di Alghero dopo la denuncia proprio di due donne algheresi che avevano rilevato delle irregolarità nella documentazione allegata alle loro istanze.

Secondo i militari della guardia di finanza la truffa all’Inps sulle pratiche di disoccupazione Naspi sarebbe stata orchestrata da Giovanna Angela Lobrano, algherese di 52 anni, responsabile del patronato Caf Uil di Alghero, dal suo dipendente Alessandro Pistidda, 45 anni algherese, e da Mariolina Cadeddu, sassarese di 30 anni residente a Quartu Sant’Elena e responsabile del patronato Ital Uil di Quartu.

Tutti e tre sono finiti nel registro degli indagati con l’accusa di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Secondo i riscontri delle Fiamme gialle, i due dipendenti, su indicazione del dirigente regionale, avrebbero dirottato decine di pratiche Naspi presentate dagli utenti nello sportello di Alghero, verso l’ufficio di Quartu Sant’Elena, in modo da far ottenere un premio di produzione maggiore al responsabile di quel patronato. Lo sportello di Quartu, oberato di lavoro, in realtà non riusciva a evadere tutte le pratiche ma i due uffici simulavano l’avvenuto inoltro delle richieste di disoccupazione all’Inps inviando email di ricevute fasulle con numeri di protocollo inesistenti. Sempre secondo gli investigatori, in alcuni casi gli impiegati redigevano falsi contratti di lavoro subordinato con lo scopo di riaprire i termini utili all’invio delle domande d’indennità, che venivano così inoltrate ex novo. Le indagini coordinate dal sostituto procuratore Giovanni Porcheddu erano partite un anno e mezzo fa, quando i finanzieri hanno ricevuto alcune segnalazioni di persone che nonostante avessero presentato regolare istanza presso il patronato di Alghero, non avevano ricevuto l’indennità di disoccupazione. (l.f.)

Il blitz

Sassari, controlli dei Nas in tutta l’isola: sequestrati 855 chili di uova e colombe di Pasqua scadute o conservate tra i topi

Le nostre iniziative