La Nuova Sardegna

Alghero

Parco fermo, rivolta alla Pivarada

di Gian Mario Sias

La protesta del comitato: dal Comune nessuna notizia sul progetto dell’area verde “Don Poddighe”

18 ottobre 2019
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ALGHERO. Il progetto del parco “Don Poddighe” è al palo e il Comune fa scena muta. A guidare la rivolta della Pivarada contro Porta Terra è il presidente del comitato di quartiere, Antonio Gianorso. Annunciata in pompa magna dall’allora amministrazione comunale guidata da Mario Bruno, oggi la realizzazione di quell’area verde sembra ancora un miraggio.

Lungi dal somigliare a un parco urbano, lo spazio tra via Asfodelo e viale Aldo Moro, un “ingresso” orribile per il quartiere che fa da cerniera tra il lido e il centro storico, si sarebbe dovuto trasformare in un’area verde a misura di abitanti, per la gioia dei residenti e dei numerosissimi turisti che in questa zona congeniale per l’equidistanza tra centro e spiagge trovano confortevoli soluzioni di ricettività extralberghiera.

Il parco era stato presentato nella chiesa di San Giovanni Bosco, la “casa” di don Gavino Poddighe, considerato uno dei padri della Pivarada, alla cui memoria si è deciso di intitolarlo. All’epoca il comitato di quartiere aveva brindato per quel risultato voluto, per il quale si è lavorato tanto, sino a trovare con l’amministrazione comunale una soluzione condivisa.

Si disse allora che per il parco ci sono 150mila euro, cui si aggiungeranno i soldi di Lavoras per la parte verde. «L’iter che condurrà alla gara d’appalto partirà a breve», si disse anche. Poi il silenzio.

«Chiedere è lecito, rispondere è cortesia», premette provocatoriamente Gianorso oggi. «Non sempre questo detto trova riscontro con la realtà, come verificatosi nel nostro caso», aggiunge. «Il 29 luglio abbiamo scritto via pec al sindaco e all’assessore dei Lavori pubblici, Antonello Peru, per chiedere un incontro e conoscere in quella circostanza lo stato dell’iter di realizzazione e il cronoprogramma del progetto», spiega prima di lamentare che «a tutt’oggi non abbiamo ancora avuto alcun riscontro».

Dopo un paio di mesi, animati dalla risposta avuta tramite l’app Municipium a proposito di alcuni interventi di bitumatura sulle strade del quartiere, i vertici del comitato di quartiere hanno provato a tornare alla carica anche attraverso questo canale di comunicazione istituzionale.

«Abbiamo sollecitato un riscontro alla nostra richiesta di incontro», riferisce ancora Antonio Gianorso. Per la Pivarada, quartiere ormai storico ma che negli ultimi anni è cresciuto molto in fretta, la realizzazione del parco Don Poddighe è di vitale importanza.

«Nel quartiere non è notoriamente presente il benché minimo spazio di verde, se non quello spontaneo», ricorda ai nuovi inquilini di Porta Terra e di via Columbano.

«La realizzazione di quest’opera creerebbe un indubbio beneficio a tutti gli abitanti del quartiere e non solo», insiste prima di sferrare l’ultimo affondo. Dopo l’incontro tra Comune e comitati di quartiere e di borgata ci saremmo aspettati più dialogo – conclude il presidente – quanto tempo deve intercorrere per avere un riscontro alle richieste?».

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