Gli immigrati in Sardegna: soprattutto donne
Il XXIII rapporto Caritas rivela che gli stranieri regolari sono oltre 35 mila concentrati tra Cagliari e Olbia-Tempio
CAGLIARI. Gli stranieri regolari che vivono in Sardegna sono 35.610, di cui il 57,1 per cento è rappresentato da donne. Sull’isola - che ospita solo lo 0,8 per cento degli immigrati che abitano in Italia - la comunità più numerosa è quella romena (9.899), seguita da quelle marocchina (4.690), senegalese (3.052), cinese (3.048) e ucraina 2.054.
I dati emergono dal XXIII rapporto immigrazione 2013 della Caritas Migrantes, presentato questa mattina a Cagliari dalla Caritas Sardegna.
I tre quinti della popolazione straniera si concentrano tra le province di Cagliari e Olbia-Tempio.
Da qualche anno stanno crescendo gli arrivi dalla Cina e dall’Ucraina, da dove partono soprattutto donne. Sul fronte occupazionale, nel 2012 sull’isola gli immigrati hanno trovato lavoro soprattutto nei servizi alle famiglie (collaboratrici domestiche, badanti e assistenza, pari al 36,2 per cento rapporti di lavoro attivati), mentre solo l’8,1 ha trovato posto nell’agricoltura e il 3,3 per cento nell’industria.
Infine crescono le imprese straniere che nel 2012 sono salite a 6.170 rispetto alle 5.749 dell’anno precedente.