La Nuova Sardegna

Cagliari

Cagliari, il giro della Sardegna in canoa per i bimbi di Save The Children

Daniele Strano durante la conferenza stampa al Lido (foto Mario Rosas)
Daniele Strano durante la conferenza stampa al Lido (foto Mario Rosas)

Il cagliaritano Daniele Strano mercoledì 15 luglio 2015 parte dallo stabilimento balneare Lido del Poetto per circumnavigare l'isola e sostenere così due progetti: la lotta alla mortalità infantile (nel mondo) e il supporto ai bambini in condizione di povertà educativa (in Italia)

13 luglio 2015
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CAGLIARI. Partirà dal Lido del Poetto con la sua canoa ben equipaggiata, ogni giorno scenderà in una spiaggia diversa, alla fine avrà fatto il giro della Sardegna e tutto questo sarà per amore di un'idea che ha dato la vita a un sogno: fare qualcosa per Save The Children, l'organizzazione che dal 1919 si occupa concretamente dei bambini disagiati del pianeta.

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Non bastavano più i tornei di beach tennis che Daniele Strano (42 anni) istruttore di nuoto nella piscina comunale di Terramaini ha organizzato per otto anni consecutivi: Save The Children, secondo lui che è un vero cuore sportivo,  meritava di più, un nuovo sforzo per un nuovo progetto che avesse, magari, la magnifica cornice della Sardegna che lo aveva già lasciato stupefatto l'anno scorso. Sì perchè Daniele Strano è andato e tornato da Golfo Aranci con la sua canoa già una volta: questa, che comincia mercoledì 15 luglio 2015 alle 9, moltiplica lo stesso percorso perché Strano intende circumnavigare la Sardegna, rotta Capoterra, Sant'Antioco, Carloforte, il Sinis, su fino alle Bocche e poi verso la costa orientale.

Inutile guardarlo con ammirazione, un po' di sorpresa e moltissima curiosità: "C'è tanta gente che gira in canoa attorno alla Sardegna e in tutto il Mediterraneo - raccontava stamani Strano accanto alla sua canoa - l'anno scorso ho incontrato un ingegnere catalano che stava in mare da 720 giorni per promuovere temi dell'economia equosolidale e che aveva anche adottato un cagnolino abbandonato su una spiaggia sarda che nessuno aveva voluto prendere, ora sta andando al Giglio, da Olbia, ha un blog eccezionale...".

Anche lui si è attrezzato per raccontare ogni giorno in diretta la sua avventura nel mare della solidarietà, anzi, come si dice ormai, per "condividerla": ha una pagina su facebook, sarà seguito da Radio Sardegna Web 24 ore su 24 e poi ci sarà una app, Shark Paddle, creata apposta per lui dalla società L'Isola dei viaggiatori in cui di occupa del ramo commerciale l'amico Stefano Putzolu, che permetterà di seguirlo e di vedere tutto il materiale che Daniele Strano stesso produrrà con foto e telecamera.

In ogni spiaggia che si troverà vicina a un gruppo di Save The Children Daniele Strano avrà il supporto dei volontari. Stamani la coordinatrice regionale Elena Piseddu non ha nascosto la grandissima emozione per un progetto unico in tutto il grande pianeta solidale abbracciato da Save The Children. Ogni volta che Daniele Strano si fermerà in una spiaggia sarà l'ambasciatore di due grandi progetti. Uno, Every One, che lotta contro la mortalità infantile (nel mondo i bambini muoiono di malattie per le quali basterebbe poter disporre di un semplice antiobiotico per guarire) e l'altro che è stato avviato in Italia e si chiama Punti Luce: "I punti luce - ha spiegato Elena Piseddu - sono centri creati da Save The Children in diverse città italiane per dare supporto ai bambini e alle famiglie che si trovano in una condizione di povertà educativa".

Nessun impiccio momentaneo per i bagnanti che vorranno partecipare ai progetti illustrati da Daniele: si potrà fare il classico bonifico, on line c'è anche lo strumento pay pal, chi volesse dare invece un contributo al momento può contare sul fatto che Daniele attorno ha una rete di sostenitori e tra questi c'è suo fratello, Massimo Strano, pronto a raccogliere ciò che il fratello non potrà portarsi in canoa.

La canoa pesa 27 chili, sarà caricata di una ventina di chili tra viveri e acqua, altri 15 chili sono di "logistica": tenda (Daniele dormirà in spiaggia), sacco a pelo, qualche indumento. Daniele Strano ha cominciato a pianificare il viaggio a febbraio, ha stabilito contatti con vari operatori nelle località balneari. Al momento resta il dubbio sul passaggio davanti alla zona militare di Teulada, se la Difesa non darà il permesso Daniele dovrà stare a distanza di un miglio dalla costa. Un po' gli dispiace perché il grande giro in canoa studiato per raggiungere una spiaggia al giorno ha anche un piccolo angolo personale che è il gusto straordinario di scoprire angoli di paradiso, come è successo l'anno scorso davanti a Capo San Lorenzo quando ha potuto godere del silenzio e del panorama di una spiaggia lunghissima e deserta, per apprezzare poi la differenza con Villasimius e Costa Rei, quasi "formicai" al confronto.

Stamani durante la conferenza stampa il progetto si è arricchito, forse, di un possibile nome: Mille miglia. Nome impreciso perché in chilometri il giro risulta più lungo dell'equivalente in miglia marine, ma efficace. Chissà che dal popolo del web non ne arrivi presto un altro. (alessandra sallemi)

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