La Nuova Sardegna

Cagliari

Sadali, interiora intrecciate per 135 metri: "Vogliamo battere il record di Alghero"

Gian Carlo Bulla
La cottura di una lunghissima "corda"
La cottura di una lunghissima "corda"

Nella sagra "Sa corda manna" lavorati gli intestini di 160 pecore, gli organizzatori in azione per entrare nel guinness dei primati

07 agosto 2015
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SADALI. Dopo il grande successo della sagra dei culurgionis nuovo importante appuntamento gastronomico domenica 9 agosto 2015 a Sadali che sicuramente richiamerà nell’ospitale paese della Barbagia di Seulo centinaia di buongustai e curiosi. Si svolge la sesta edizione de “sa corda manna “ organizzata da un apposito comitato presieduto da Paolo Mura (noto Pallino) con la collaborazione della pro loco e del Comune.

Gli organizzatori prepareranno con le interiora di 160 pecore una “corda manna “ ( treccia ) della lunghezza complessiva di 135 metri “ Vogliamo ottenere il record assoluto, da guinnes dei primati, - dice Ubaldo Meloni, uno dei componenti il comitato - e di battere così quello di 130 metri del quale si vanta Alghero che noi tuttavia contestiamo e pertanto non riconosciamo. Pare, infatti, che “a corda catalana “, cucinata in umido con piselli, sia stata legata e unita in più tratti a spago”. Sa “corda manna“ di Sadali sarà, invece, confezionata senza l’utilizzo di spago e cucinata arrosto, con legna esclusivamente di leccio, in uno spiedo speciale realizzato da un fabbro del posto.

Sa “corda“ dopo essere stata misurata dalla giuria sarà infilzata nello spiedo e messa a cuocere a fuoco lento. Gli organizzatori dimostreranno praticamente ai presenti come si prepara questo prelibato piatto della cucina agropastorale sarda. Chi lo desidera, poi, potrà anche cimentarsi a farlo di persona. Sa corda manna sarà preparata da 15 persone, tutte espertissime, che impiegheranno una ventina di ore. Per la cottura saranno necessarie 4-5 ore. Alle 13 gli organizzatori offriranno ai presenti una degustazione.

Per l’occasione è stata allestita una mostra mercato dei prodotti enogastronomici ed artigianali del territorio ed è prevista la riproposizione di antichi mestieri alcuni dei quali ormai sono in via di estinzione; dal maniscalco al fabbro, dal calzolaio al conciatore. La manifestazione gastronomica sarà animata dalla musica degli strumenti tradizionali, organetto e launeddas.

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