La Nuova Sardegna

Cagliari

Carloforte, moria di pesci nelle saline a rischio inquinamento

Simone Repetto
Carloforte, moria di pesci nelle saline a rischio inquinamento

Nel canale finiscono anche liquami di alcuni scarichi cittadini, dilaga fra i passanti l'abitudine di portarsi via le facili prede

25 agosto 2015
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CARLOFORTE. Moria di pesci nelle saline di Carloforte, preda non solo di uccelli affamati, ma anche di persone pronte a raccogliere incautamente il facile bottino. Il fenomeno, non nuovo in questi ultimi anni per l'importante zona umida di proprietà regionale, è in corso da giorni, come facile osservare passando lungo il perimetro che delimitata le vasche a ridosso della strada provinciale al Macchione e lungo la via sterrata che porta al cimitero.

In superficie, galleggiano muggini (anche di grandi dimensioni) ed anguille, queste ultime raccolte da mani avide letteralmente in mezzo al fango delle aree rimaste senz'acqua, dove sono ben visibili le impronte lasciate dai novelli pescatori. Tra questi, anche bambini e padri con figli al seguito. La visione non proprio edificante, è accentuata dall'odore che lasciano i pesci a marcire sotto il sole. Sono in tanti a chiedersi le ragioni di ciò. Moria naturale, dovuta a mancanza di ossigeno, oppure indotta da fenomeni inquinanti?

Il dubbio è sorto in tutti coloro che, quotidianamente, frequentano la Via del Sale (percorso sterrato che delimita il canale delle saline) a piedi ed in bici, considerando i continui e maleodoranti sversamenti di liquami nel canale, provenienti da scarichi cittadini poco distanti. Che, in più di una occasione, hanno creato pozze e miasmi anche sull'asfalto stradale, fra le proteste dei vicini residenti, per un cronico malfunzionamento del sistema fognario.

L'acqua del canale, è quella che alimenta le vasche del sistema delle saline, dove si trovano anche i pesci. In attesa che il dubbio venga sciolto, resta il problema di offrire a turisti e fruitori dell'area (tra cui tanti appassionati di corsa campestre che ogni giorno si allenano) un quadretto poco edificante, nel pieno della stagione turistica. Impreziosito dai rifiuti galleggianti accumulatisi al termine del canale ed altri, accatastati da settimane in un quadrato di blocchetti e non ancora smaltiti.

Fa altresì pensare che tutto questo insiste in una zona di grande interesse naturalistico e tutelata da norme internazionali (area Sic), in particolare per le specie vegetali ed animali presenti, tra cui una variegata e quanto mai osservata avifauna stanziale e migratoria.

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