Cortoghiana, chiude l'ufficio: il Comune ricorre contro le Poste
E' rivolta popolare per scongiurare la fine del servizio, occupazione simbolo del tetto dell'edificio
CORTOGHIANA. L'ufficio postale di Cortoghiana non deve essere chiuso. E per evitare la chiusura l'intero paese e pronto alla mobilitazione e alla lotta. L'amministrazione comunale ha incaricato un legale per presentare un ricorso al Tar e denunciare l'ente poste per interruzione di pubblico servizio. Contemporaneamente il comune interrompera tutti i contratti in corso.
Sono alcuni degli elementi annunciati ieri, nel corso di una assemblea, dai toni infuocati, organizzata per combattere le decisioni dell'Ente, che fal prossimo 7 settembre ha annnunciato la chiusura degli sportelli, chiudendo di fatto i rapporti con ben 4000 clienti.
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"Sarà battaglia a tutto campo - hanno deciso i cittadini - Difenderemo fino in fondo l'ufficio postale. Se anche chiuderà li costringeremo a riaprire. E metteremo in campo tutte le iniziative per farli recedere dalla decisione" Nella mattinata uno dei rappresrntanti della Rsu ha occupato simbolicamente il tetto dell'edificio, e ha annunciato che non cesserà dslla protesta fino a quando la situazione non tornerà alla normalità garantendo il mantenimento della struttura.
L'appello è anche al presidente della regione che ha convocato per il 9 settembre (fuori tempo massimo) un incontro con l'Anci per un esame della situazione e per valutare il da farsi e che per questo è stato criticato. Dopo l'assemblea i cittadini hanno raggiunto l'ufficio postale per manifestare la solidarieta al rappresentante sindacale asserragliato sul tetto dell'ufficio postale.