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Cagliari

Cagliari, bimba uccisa dall'elica dello yacht: indagato anche il padre

I funerali della piccola Letizia Trudu (foto Mario Rosas)
I funerali della piccola Letizia Trudu (foto Mario Rosas)

Andrea Trudu è sotto inchiesta per omicidio colposo come Maurizio Loi, il campione di surf che era alla guida dell'imbarcazione nel tragico incidente avvenuto nel mare di Santa Margherita di Pula

15 settembre 2015
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CAGLIARI. È indagato per la morte della figlia Andrea Trudu, il papà 46enne di Letizia la bimba di 11 anni dilaniata dalle eliche di uno yacht nel mare di Santa Margherita di Pula lo scorso 9 luglio 2015.

Per lui, assistito dall’avvocato Massimiliano Carboni, l’accusa è di cooperazione in omicidio colposo assieme a Maurizio Loi, il campione di surf, difeso dall’avvocato Leonardo Filippi, che era alla guida dell’imbarcazione.

La bambina era sullo yacht con il padre, la sorellina e un gruppo di amici tra cui diversi ragazzini. La barca, arrivata davanti al litorale di Santa Margherita, si era fermata vicino alla riva per far scendere i passeggeri che avrebbero dovuto raggiungere la spiaggia a nuoto.

Letizia si era appena tuffata quando i motori erano stati riaccesi, facendo partire le eliche che l’hanno risucchiata ferendola a morte. Qui, stando alla ricostruzione dell’accusa ci sarebbe la responsabilità del padre, perchè proprio lui l’avrebbe invitata a gettarsi in acqua.

Sempre in base a quanto accertato da chi indaga, sentite le urla il conducente dell’imbarcazione - finito nel registro degli indagati all’indomani della tragedia - si era tuffato per soccorrere Letizia e, dopo averla portata a riva, era risalito a bordo per dirigersi verso Marina Piccola.

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