La Nuova Sardegna

Cagliari

Capoterra, rapina in farmacia: due quarantenni arrestati dai carabinieri

La conferenza stampa sugli arresti di Capoterra per la rapina alla farmacia (foto Mario Rosas)
La conferenza stampa sugli arresti di Capoterra per la rapina alla farmacia (foto Mario Rosas)

Catturati nella notte, sono accusati del colpo da 1200 euro. Prima di fuggire i malviventi hanno colpito alla testa il marito della titolare con il calcio di una pistola giocattolo

16 settembre 2015
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CAGLIARI. È stata l’auto usata per la fuga - una Peugeot blu targata Prato - ha consentire la cattura dei due presunti rapinatori che nel pomeriggio di ieri hanno compiuto una rapina nella farmacia Mura di Capoterra durante la quale è rimasto lievemente ferito al capo il titolare.

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I carabinieri hanno arrestato Rossano Ruggeri, 43 anni di Capoterra ma residente a Prato, e il cugino e compaesano Ignazio Siddi, 40 anni, da poco rientrato dopo un periodo in una comunità per tossicodipendenti ad Alghero. Entrambi noti alle forze dell’ordine, con diversi precedenti, sono stati bloccati, dopo una caccia all’uomo durata fino all’alba dai militari della stazione di Capoterra e della compagnia di Cagliari che al momento però non hanno recuperato il bottino - poco più di mille euro - nè la pistola usata per la rapina, probabilmente una scacciacani. 

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Le indagini sono partite subito dall’auto che era stata segnalata nei giorni scorsi alla stazione di Capoterra con a bordo due persone sospette e che è stata trovata poche ore dopo il colpo, ancora col motore caldo, in casa di parenti di Ruggeri. L’uomo, in Sardegna da Ferragosto per un periodo di vacanze, era stato identificato subito perchè gli era stato strappato il passamontagna durante una colluttazione col marito della titolare della farmacia, Santino Liggi. Si è reso irreperibile sino all’alba di oggi: i carabinieri lo hanno trovato mentre dormiva su un divano a Cagliari in casa dell’ignara sorella.

Siddi era stato invece bloccato ieri a Capoterra, anche lui in casa della sorella che, però, assieme al cognato aveva tentato di opporsi alla perquisizione dei militari. Per questo i due sono stati denunciati per favoreggiamento personale. Secondo gli inquirenti i presnuti rapinatori, che ora sono nel carcere di Uta con l’accusa di rapina aggravata, lesioni personali e danneggiamento, sono entrati attorno alle 17 di ieri nella farmacia della centrale via Cagliari dove erano presenti una dipendente e una cliente. Sotto la minaccia delle armi si sono fatti aprire le tre casse dalle quali hanno iniziato ad arraffare il denaro.

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È stato il rumore delle monete che cadevano in terra a mettere in allarme i due titolari - marito e moglie - che erano al piano di sotto. I due sono quindi saliti e l’uomo ha ingaggiato una colluttazione con uno dei banditi durante la quale è stato ferito alla testa col calcio di una pistola. I due rapinatori sono poi fuggiti a bordo dell’auto che, nonostante avesse le targhe coperte, è stata subito identificata consentendo di risalire ai due presunti autori del colpo.

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