La Nuova Sardegna

Cagliari

Cagliari, scuole paritarie: sit in e sciopero della fame in via Roma

La protesta dei rappresentanti delle scuole paritarie sarde (foto Mario Rosas)
La protesta dei rappresentanti delle scuole paritarie sarde (foto Mario Rosas)

La Regione non ha ancora erogato tutti i contributi del 2014-2015, non ha distribuito i fondi ministeriali e non ha ancora impegnato i fondi per l'anno appena cominciato, il problema riguarda duemila dipendenti e tredicimila bambini

22 settembre 2015
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CAGLIARI. Si aggiunge un altro fronte alle proteste del mondo della scuola sarda. Oltre al sit-in dei docenti precari sotto il palazzo del Consiglio regionale, questo pomeriggio durante la seduta dell’Aula sulla scuola, si sono dati appuntamento i gestori e i dipendenti di una ventina di istituti paritari dell’infanzia che questa mattina hanno cominciato lo sciopero della fame.

«Negli ultimi anni i contributi della Regione alle scuole paritarie sono costantemente diminuiti e gli acconti previsti per l’anno scolastico appena trascorso non sono stati ancora oggi completamente erogati», ha spiegato Gianfranco Fistrale portavoce dei manifestanti, «mentre per l’anno scolastico 2015/16, la Regione non ha ancora fornito dati certi sulle reali dotazioni, sui modi e sui tempi di erogazione».

Sono a rischio i circa duemila dipendenti e i posti per i 13mila bambini iscritti in tutti gli istituti paritari dell’isola. «A causa dell’incertezza dei contributi che impediscono la necessaria programmazione economica e finanziaria, il numero delle scuole dell’infanzia paritarie in Sardegna negli ultimi dieci anni si è ridotto da circa 315 alle 257, con 551 sezioni, dello scorso anno scolastico», ha evidenziato Fistrale che chiede alla Regione di avere certezze nel l’erogazione dei fondi.

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