Cagliari, scuole paritarie: sit in e sciopero della fame in via Roma
La Regione non ha ancora erogato tutti i contributi del 2014-2015, non ha distribuito i fondi ministeriali e non ha ancora impegnato i fondi per l'anno appena cominciato, il problema riguarda duemila dipendenti e tredicimila bambini
CAGLIARI. Si aggiunge un altro fronte alle proteste del mondo della scuola sarda. Oltre al sit-in dei docenti precari sotto il palazzo del Consiglio regionale, questo pomeriggio durante la seduta dell’Aula sulla scuola, si sono dati appuntamento i gestori e i dipendenti di una ventina di istituti paritari dell’infanzia che questa mattina hanno cominciato lo sciopero della fame.
«Negli ultimi anni i contributi della Regione alle scuole paritarie sono costantemente diminuiti e gli acconti previsti per l’anno scolastico appena trascorso non sono stati ancora oggi completamente erogati», ha spiegato Gianfranco Fistrale portavoce dei manifestanti, «mentre per l’anno scolastico 2015/16, la Regione non ha ancora fornito dati certi sulle reali dotazioni, sui modi e sui tempi di erogazione».
Sono a rischio i circa duemila dipendenti e i posti per i 13mila bambini iscritti in tutti gli istituti paritari dell’isola. «A causa dell’incertezza dei contributi che impediscono la necessaria programmazione economica e finanziaria, il numero delle scuole dell’infanzia paritarie in Sardegna negli ultimi dieci anni si è ridotto da circa 315 alle 257, con 551 sezioni, dello scorso anno scolastico», ha evidenziato Fistrale che chiede alla Regione di avere certezze nel l’erogazione dei fondi.