La Nuova Sardegna

Cagliari

Cagliari, Buona Scuola: studenti in piazza per il diritto allo studio

La protesta degli studenti in via Roma (foto Mario Rosas)
La protesta degli studenti in via Roma (foto Mario Rosas)

Due manifestazioni contro la riforma Renzi che "non affronta i problemi" e "spalanca le porte ai privati" ma anche per avere trasporti gratuiti

09 ottobre 2015
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CAGLIARI. Studenti in piazza anche a Cagliari per chiedere una scuola migliore. Nel mirino soprattutto la legge di riforma del governo Renzi, la cosiddetta Buona scuola. Ma i ragazzi che oggi non sono entrati in classe hanno evidenziato anche altri problemi. Soprattutto economici: dai costi dei trasporti alle spese per i libri. Passando poi per il diritto allo studio.

Due le manifestazioni. Una organizzata dall'Unione degli studenti: un corteo da piazza Matteotti a piazza Repubblica. L'altra invece promossa da Eureka-Rete degli Studenti Medi Cagliari in piazza San Sepolcro: un sit-in con lo slogan «Another Brick for the Future», ispirato ad una canzone dei Pink Floyd incentrata sul tema dell'educazione delle nuove generazioni. «Il contesto nel quale ci muoveremo in questo autunno vede la legge 107 giá approvata e di conseguenza una governance e in generale un sistema scolastico profondamente cambiato- dichiara Carlo Sanna, coordinatore di Eureka-Rete degli Studenti Medi Cagliari -. La piazza è costruita con pratiche partecipative innovative volte a costruire la mobilitazione all'interno delle scuole, in modo da far affrontare agli studenti in prima persona i temi che che spaziano dall'antifascismo, alla lotta contro le discriminazioni, all'immigrazione. L'obiettivo di fondo non è dunque solo un'opposizione ferma alla buona scuola, ma la creazione di consapevolezza e speranza in un mondo studentesco profondamente disilluso e disorientato».

La Buona scuola? «Tante assunzioni - spiega - ma non si entra nel cuore dei problemi e delle esigenze della scuola». I ragazzi di Eureka organizzeranno delle vere e proprie scuole di rappresentanza per gli studenti che vorranno poi far parte degli organi di governance della scuola. L'Uds ha scelto invece di protestare con un corteo. Sottolineando, con la scelta del percorso (la futura linea della metropolitana), anche il problema trasporti.

«Chiediamo - ha spiegato Francesco Ara, coordinatore del movimento - gratuità dei collegamenti per gli studenti». Naturalmente nel mirino anche la Buona Scuola. «Siamo contro l'ingresso dei privati - spiega Ara - e i comitati di valutazione. E rivendichiamo l'esigenza del rispetto e della valorizzazione del diritto allo studio».

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