La Nuova Sardegna

Cagliari

Scarti animali lasciati a marcire sotto il sole, tre anni di reclusione

Scarti animali alla Agrolip di Macchiareddu
Scarti animali alla Agrolip di Macchiareddu

Condannato l'amministratore dell'Agrolip Sarda di Macchiareddu dove i carabinieri del Noe e del Nas scoprirono una "collina" di oltre tremila metri cubi di rifiuti in putrefazione

20 ottobre 2015
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CAGLIARI. Tre anni di carcere per aver lasciato a marcire sotto il sole più di tremila metri cubi di scarti di macellazione. Con l’accusa di disastro ambientale, è stato condannato Roberto Vivarelli, amministratore unico della Agrolip Sarda di Macchareddu, in territorio di Uta.

Nel novembre 2011, lo stabilimento specializzato nello smaltimento e trasformazione degli scarti di allevamenti e macellazioni era stato sequestrato dai carabinieri del Noe e del Nas - su delega del pm Giangiacomo Pilia, titolare dell’inchiesta - che avevano scoperto una "collina" di resti animali lasciati all’aperto, i cui liquami avevano anche invaso i terreni circostanti.

Dalle indagini era saltato fuori che i resti erano stati stoccati in quel modo poiché l’impianto era fermo da mesi a causa di un guasto a uno dei macchinari ma nonostante questo non erano stati bloccati gli arrivi di carni da smaltire né avviata una seconda linea.

Al termine del processo, celebrato davanti alla seconda sezione penale del tribunale di Cagliari, l’amministratore dell’impianto è stato giudicato colpevole e condannato.

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