La Nuova Sardegna

Cagliari

Cagliari, no alla maxi esercitazione militare: manifestazioni e sit in

I manifestanti sotto il consiglio regionale (foto Mario Rosas)
I manifestanti sotto il consiglio regionale (foto Mario Rosas)

Le associazioni contrarie alle servitù militari annunciano la mobilitazione per protestare contro il programma di addestramento Trident Juncture

21 ottobre 2015
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CAGLIARI. In Sardegna comincerà sabato 31 ottobre 2015 la mobilitazione contro la maxiesercitazione Nato anti-Isis «Trident Juncture», in corso da oggi fino al 6 novembre 2015 nel Mediterraneo, anche col coinvolgimento del poligono di Capo Teulada e dell’aeroporto militare di Decimomannu.

A Cagliari, fra dieci giorni, ci sarà una manifestazione promossa dalle associazioni ambientalista e indipendentiste che da tempo si battono contro le servitù militari in Sardegna, mentre martedì 3 novembre 2015 è in programma un sit-in a Teulada, davanti al poligono.

Le iniziative sono state annunciate questa mattina sotto il palazzo del Consiglio regionale in un incontro coi giornalisti. Le associazioni hanno ribadito la loro contrarietà alle «prove di guerra» che coinvolgeranno 36mila uomini, 60 tra navi e sottomarini e 140 aeromobili. Cagliari Social forum, Usb, Sardegna pulita, Css e Sardinia Natzione Indipendentzia hanno chiesto che i consiglieri regionali prendano una posizione chiara.

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«La Sardegna deve investire sulla bellezza del proprio territorio e non sulle navi da guerra e sui cannoni», ha sottolineato Angelo Cremone portavoce delle associazioni, sotto il palazzo del Consiglio regionale, che si affaccia sul porto di Cagliari. «Le navi attraccate qui di fronte deturperanno e inquineranno il nostro territorio. La Regione subisce passivamente, nonostante i proclami e gli annunci sugli accordi in merito alla riduzione delle servitù militari»

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