La Nuova Sardegna

Cagliari

Cagliari, la protesta dei migranti: a piedi da Narcao fino alla questura

I migranti in via Venturi davanti all'ufficio della polizia (foto Mario Rosas)
I migranti in via Venturi davanti all'ufficio della polizia (foto Mario Rosas)

Cinquanta ospiti di un ex albergo gestito dall'associazione Diomira hanno raggiunto l'ufficio stranieri in via Ventura, vogliono parlare con un funzionario

08 gennaio 2016
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CAGLIARI. Hanno lasciato all'alba la struttura di Narcao, nel Sulcis, dove sono ospitati e hanno raggiunto Cagliari a piedi. E' la protesta di 46 migranti trasferiti in un ex hotel gestito dall'associazione Diomira. I profughi sono partiti intorno alle 4: meta finale l'ufficio stranieri della questura, in via Venturi a Cagliari. Lungo viale Marconi automobilisti e residenti hanno notato i migranti camminare sul ciglio della strada e hanno chiamato la polizia.

Nel frattempo, il corteo ha raggiunto l'ufficio immigrazione e una delegazione attende di poter parlare con i funzionari. Gli stranieri sostengono di non avere nella struttura di Narcao una sufficiente assistenza sanitaria e non gli verrebbero forniti indumenti con regolarità. Chiedono inoltre la fornitura d'acqua in bottigliette perchè, dicono, quella del rubinetto provoca continui mal di pancia.

Secondo quanto si è appreso, comunque, tra le ragioni della protesta ci sarebbe anche l'isolamento della struttura ospitante, dalla quale i migranti chiedono di essere trasferiti.

Del caso è stata investita la prefettura. I manifestanti si trovano ancora davanti all'ufficio immigrazione costantemente sorvegliati dalla Polizia: la situazione è tranquilla.

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