Cagliari, controlli sulla pesca e nei ristoranti: multe per 190mila euro
Un mese di attività della guardia costiera nell'ambito dell'operazione nazionale "Tallone d'Achille", nel mirino la filiera del pescato: dalle barche fino ai mercati e nei locali della ristorazione. Oltre un quintale di pesce sequestrato
14 gennaio 2016
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CAGLIARI. Centosettantanove controlli con 50 sanzioni amministrative per un totale di circa 190mila euro. Poi: tre sanzioni penali e 18 sequestri con 1275 chili di specie ittiche e oltre 600 attrezzi da pesca inclusi nasse e bertovelli: si è conclusa anche in Sardegna l’operazione complessa denominata “Tallone d’Achille” finalizzata ad un capillare controllo sulla filiera della pesca, condotta dagli uomini della Guardia Costiera su tutta la zona di giurisdizione della Direzione Marittima di Cagliari ed in concomitanza sull’intero territorio nazionale secondo precise direttive impartite dal Comando Generale di Roma.
L’attività, iniziata nel mese di dicembre 2015 e protrattasi anche durante il periodo natalizio, ha avuto come obiettivi la tutela del consumatore, il rispetto delle vigenti disposizioni nazionali ed internazionali sul commercio ittico, nonché di quelle poste a tutela degli stock e dell’ecosistema.
I controlli sono stati operati sia a terra sia in mare ed hanno interessato per la parte terrestre punti di sbarco, depositi, impianti di spedizione, mercati, esercizi commerciali e ristoratori e per la parte a mare le acque antistanti l’isola con il controllo delle unità da pesca, dei luoghi di pesca consentiti e delle aree marine protette.
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Particolare attenzione è stata posta alle verifiche afferenti alla tracciabilità dei prodotti e alla pesca e commercializzazione del riccio di mare.
Imponente il dispositivo di uomini e mezzi in campo, facenti capo a tutti gli Uffici Marittimi ricadenti nella Direzione Marittima (Bosa, Oristano, Sant’Antioco, Carloforte, Portoscuso, Arbatax e Cagliari).
