La Nuova Sardegna

Cagliari

Disabili maltrattati all'Aias, Randazzo e altri indagati sentiti dai magistrati

Vittorio Randazzo in tribunale (foto Mario Rosas)
Vittorio Randazzo in tribunale (foto Mario Rosas)

Interrogati davanti al gip il presidente dell'ente e Sandra Murgia, la direttrice della struttura di Decimomannu finita nel ciclone dopo l'indagine dei carabinieri che ha accertato maltrattamenti e percosse nei confronti dei disabili psichici. Intanto la procura chiede al Riesame la custodia cautelare di quattro degli accusati

22 febbraio 2016
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CAGLIARI. Primi interrogatori a Cagliari per i dipendenti della struttura Aias di Decimomannu, sotto inchiesta per maltrattamenti nei confronti degli ospiti disabili. Il primo a sottoporsi alle domande del gip è stato il presidente dell'ente, Vittorio Randazzo   ha rilasciato dichiarazioni spontanee. Poi è stato il turno della direttrice Sandra Murgia, che ha risposto alle domande del magistrato. Gli interrogatori di un'altra parte dei dipendenti sono ancora in corso.

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Intanto la procura di Cagliari non si accontenta della sospensione dei dipendenti accusati di maltrattamenti. La procura ha fatto appello al tribunale del Riesame, insistendo nel chiedere la custodia domiciliare per quattro tra infermieri e operatori socio sanitari accusati di aver maltrattato e umiliato alcuni pazienti della casa di cura Aias, associazione italiana assistenza agli spastici.

Il pm Liliana Ledda, titolare dell’inchiesta sulle presunte violenze condotta dai carabinieri del Nas e del nucleo di polizia giudiziaria, aveva chiesto i "domiciliari" per 16 indagati ma il gip Giampaolo Casula ha disposto sei mesi di sospensione dal pubblico servizio per 14 operatori della struttura tra cui anche gli amministratori Vittorio Randazzo e Sandra Murgia che, stando alle accuse, sapevano quello che accadeva nel centro e non hanno preso provvedimenti. 

 

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