La Nuova Sardegna

Cagliari

Brigata Sassari, missione di sei mesi al confine tra Libano e Israele

La Brigata Sassari in missione in Libano: cerimonia di saluto alla Monfenera (foto Rosas)
La Brigata Sassari in missione in Libano: cerimonia di saluto alla Monfenera (foto Rosas)

Cerimonia di saluto nella caserma Monfenera di Cagliari ai 400 militari che per la prima volta parteciperanno alla missione Unifil che sarà guidata dal comandante dei "sassarini", il generale Arturo Nitti

08 aprile 2016
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CAGLIARI. Nuovo impegno in un territorio difficile per la Brigata Sassari che parte per il Libano del sud, al confine con Israele, per una missione Onu. La cerimonia di saluto ai 400 militari impegnati nella missione si è tenuta oggi 8 aprile nella caserma Monfenera di Cagliari.

«Qui sono schierati uomini e donne provenienti da tutta la Sardegna  _ ha detto il generale Arturo Nitti _ Militari che si sono preparati con grande impegno per questa operazione: a loro rivolgo un grande in bocca al lupo».

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Sino al prossimo ottobre, i "sassarini" saranno impegnati per la prima volta nell'ambito della missione Unifil (United Nations Interim Force in Lebanon), la Forza multinazionale di interposizione delle Nazioni Unite nel Libano del Sud, il cui mandato consiste nel garantire il rispetto della risoluzione 1701 dell'11 agosto del 2006, e prevede il monitoraggio della cessazione delle ostilità tra Israele e Libano, l'assistenza al governo libanese nell'esercizio della sovranità e nel garantire la sicurezza dei propri confini.

Altro scopo è quello di assistere la popolazione e sostenere le forze armate libanesi nelle operazioni di sicurezza e stabilizzazione dell'area.

Alla cerimonia erano presenti diversi sindaci, i rappresentanti della Regione Sardegna e l'ex ministro Arturo Parisi. Il comando dell'operazione denominata Leonte è stato affidato proprio al generale Nitti, comandante della Brigata Sassari, che sarà a capo di un contingente di 3.700 caschi blu di 12 nazionalità (Armenia, Brunei, Corea del Sud, Estonia, Finlandia, Ghana, Irlanda, Malesia, Serbia, Slovenia e Tanzania).

Saranno mille i soldati italiani impegnati nella missione. «Siate una squadra coesa - ha detto il generale di di corpo d'armata Antonio Francesco De Leverano, già comandante della Brigata Sassari e attualmente al comando forze difesa». 

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