La Nuova Sardegna

Cagliari

"Gli ospedali di Muravera e di Isili non si toccano", la protesta continua

Gian Carlo Bulla
I sindaci in marcia a Cagliari per difendere gli ospedali di Muravera e Isili (foto Alessandro Bulla)
I sindaci in marcia a Cagliari per difendere gli ospedali di Muravera e Isili (foto Alessandro Bulla)

Sindaci, consiglieri regionali e parlamentari annunciano battaglia a oltranza per difendere due presidi "contro l'accentramento della sanità a Olbia e a Cagliari"

16 aprile 2016
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MURAVERA. “Non abbasseremo la guardia e continueremo a vigilare e a mantenere lo stato di mobilitazione sino a quando non avremo la certezza che le nostre richieste saranno e accolte e che negli ospedali San Marcellino di Muravera e San Giuseppe Calasanzio di Isili continueranno almeno ad essere erogati gli attuali servizi e prestazioni”. Lo hanno detto all’unisono  a Cagliari i sindaci dei comuni del Sarcidano – Barbagia di Seulo e Sarrabus – Gerrei al termine dell’imponente manifestazione organizzata per ribadire l’assoluta contrarietà alla proposta di ridefinizione della rete ospedaliera approvata dalla giunta regionale e ora all’esame della sesta commissione, salute e politiche sociali, presieduta da Raimondo Perra.

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Il piano prevede il declassamento a “stabilimenti di zona disagiata" dei due ospedalieri attualmente classificati come “presidi ospedalieri di base". Se dovesse andare in porto la proposta oltre ad una drastica riduzione degli attuali posto letto sarebbero anche soppressi diversi servizi salvavita e pertanto indispensabili. I cittadini del Sarrabus – Gerrei e Sarcidano- Barbagia di Seulo- chiedono che vengano assicurati, costantemente, livelli adeguati e paritetici di assistenza, una idonea offerta delle prestazioni sanitarie e la garanzia del diritto alla cura e alla salute per tutti.

“Una manifestazione pacifica e responsabile - sottolinea l’ex sindaco di Muravera Salvatore Piu - Ora ci aspettiamo risposte concrete”. Le rivendicazioni sono sostenute e caldeggiate anche dalla chiesa come ha detto l’arcivescovo di Cagliari Arrigo Miglio nel corso della recente visita pastorale a Muravera .

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“L’Anci condivide la lotta degli amministratori locali e si schiera al loro fianco - dichiara il direttore Umberto Oppus, ex sindaco di Mandas”. “La riforma della rete ospedaliera deve essere assolutamente approvata perché è nell’interesse di tutti porre sotto controllo la spesa sanitaria attualmente fuori controllo e pertanto non più sostenibile - dice il sindaco di Escolca Eugenio Lai che è anche vice presidente del consiglio regionale. La riforma però deve essere spiegata, discussa e condivisa. Sicuramente la commissione salute e politiche sociali e il consiglio regionale terranno conto delle proposte e saranno apportate delle modifiche che tuteleranno i territori più deboli e le zone disagiate”.

"Non ho potuto partecipare di persona alla manifestazione - perché impegnata in parlamento, afferma il sindaco di Sadali Romina Mura. Condivido appieno la lotta. Le rivendicazioni delle popolazioni dei quattro territori sono sacrosante". “Bisogna assolutamente dare risposte ai territori periferici che reclamano più sanità e sicurezza" asserisce il consigliere regionale Piero Comandini-

"Non si può tollerare un taglio indiscriminato dei servizi con un danno incalcolabile per i pazienti costretti a percorrere centinaia di chilometri per arrivare nei poli di Cagliari e Olbia" dice il consigliere regionale Edoardo Tocco".

Gli abitanti dei paesi del Sarrabus – Gerrei e del Sarcidano – Barbagia di Seulo rivendicano il diritto a mantenere nei presidi ospedalieri di Muravera e Isili le attuali caratteristiche e dotazioni: pronto soccorso, medicina generale, chirurgia ordinaria e d’urgenza, oncologia, specialistica ambulatoriale, anestesia, laboratorio analisi, radiologia, dialisi, diabetologia, fisiatria e reumatologia.

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