La Nuova Sardegna

Cagliari

Carloforte, tariffe Delcomar troppo care per le imprese

Un traghetto Delcomar
Un traghetto Delcomar

La protesta di un produttore di lumache e di prodotti estetici: «Sarò costretto a trasferire la sede della mia attività»

06 maggio 2016
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CARLOFORTE. "Sarò costretto a portare la mia attività altrove, se non cambieranno le tariffe oggi praticate dalla Delcomar per le attività commerciali". Questo l'amaro sfogo di Vito Miolla, titolare di un'azienda di elicicoltura molto attiva non solo nella produzione e vendita di lumache, ma anche nei prodotti estetici derivati.

"Sono residente da 4 anni e svolgo la mia attività utilizzando due veicoli non più lunghi di 6 metri, con cui mi imbarco spesso sui traghetti. Solo che, non avendo vetri posteriori, vengono considerati autocarri commerciali, per cui un biglietto andata e ritorno verso Portovesme slitta da 11,80 a 27,40 euro, più il passeggero. Dopo ripetuti richiami, mi hanno detto che non posso fare neanche l'abbonamento e non ci sono agevolazioni. Poi vado sul sito e scopro che invece ci sono".

L'imprenditore delle lumache fa riferimento al quadro tariffe pubblicato sul sito web Delcomar, dove figurano sconti del 20 per cento per autoveicoli commerciali con carico di alimentari diretti alle isole, trasportanti rifiuti solidi urbani e vuoti, con gratuità per l'autista per automezzi oltre i 6 metri. "Inoltre - ha aggiunto - se con la stessa compagnia viaggio su Calasetta in notturno, il medesimo autocarro paga solo una dozzina di euro andata e ritorno". Su questo aspetto, la Delcomar ha già chiarito che la differenza è dovuta al rispetto di due contratti diversi con la Regione (il diurno iniziato il primo aprile scorso e il notturno, in vigore da anni), anche se aumenta la richiesta di uniformità nelle tratte, visto il gestore unico.

"Per me - ha concluso Miolla - si tratta di un aggravio di costi di mezzo migliaio di euro al mese, che non posso certo permettermi, così come comprare due nuove auto per stare dentro questi assurdi parametri. Se le cose non cambieranno, sarò costretto a trasferire la mia attività nell'isola madre, nonostante ami Carloforte al punto da averla scelta come luogo privilegiato per far nascere la mia piccola azienda dalla penisola". Il problema dei biglietti sui traghetti per i mezzi delle attività commerciali a Carloforte è sempre stato preponderante e certamente meritevole di una adeguata rivisitazione, magari attraverso una concertazione aperta e condivisa fra utenti, società armatrice ed istituzioni. (simone repetto)

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