Distretto aerospaziale sardo, accordo col colosso degli aerei
Airbus Defence and Space assieme ad altre aziende socie del Distretto e sotto il coordinamento della Westrade svilupperà in Sardegna l'applicazione per i velivoli del sistema inerziale, il rilevatore di posizione in tempo reale di un oggetto sulla calotta terrestre preciso al millimetro
CAGLIARI. Il colosso europeo Airbus Defence and Space ha siglato ieri mercoledì 6 luglio 2016 un accordo quadro col Distretto aerospaziale sardo (Das) per studiare e poi sperimentare un sistema inerziale applicato agli aerei.
Il sistema inerziale è un modo per riconoscere la posizione di un oggetto in qualunque punto della calotta terrestre sfruttando l'asse di rotazione della Terra. Tradotto nell'utilità pratica: un sistema inerziale può indicare la posizione di un oggetto in ogni momento se ne abbia necessità e non, come succede per il notissimo Gps, se ci sono le condizioni giuste, vale a dire se è garantita la copertura da parte del satellite. Il sistema inerziale ha anche un'altra caratteristica: indica la posizione dell'oggetto cercato con precisione millimetrica. Insomma: ha una grande utilità e infatti viene già applicato in mare e sulla terra.
Per gli aerei occorre uno studio, una "reingegnerizzazione" del sistema come l'ha definita Alessio Bucaioni, amministratore delegato della West, coordinatore del progetto. Al progetto concorrono Gem Elettronica (sede a San Benedetto del Tronto) e Nurjana Technologies (che ha sede a Elmas), società entrambe socie del Das già da tempo. I rappresentanti di questi tre gruppi di ingegneria più il produttore di aerei Airbus Defence and Space, assieme al presidente del Distretto aerospaziale sardo, Giacomo Cao, mercoledì 6 luglio hanno presentato il progetto al vicepresidente della giunta regionale, Raffaele Paci. La Regione ha indicato nell'aerospazio un settore strategico per lo sviluppo della Sardegna e sostiene il Distretto aerospaziale (cui partecipa direttamente e indirettamente attraverso Sardegna Ricerche e Crs4), al vicepresidente i manager hanno rappresentato modalità, scopi e tempi del progetto. Nel giro di due anni si vorrebbe sperimentare la rimodulazione avionica del congegno e quindi certificarla, l'obbiettivo non remoto è quello di inserire il sistema inerziale nella produzione di serie dei velivoli.
«Servono test traiettografici preliminari alla qualifica avionica – ha spiegato Pietro Andronico, l'ingegnere sardo amministratore delegato di Nurjana – l'ipotesi è quella di appoggiarsi agli aeroporti di Fenosu e di Tortolì». Il lavoro dei tecnici, molti dei quali sardi, durerà dai nove mesi ai due anni, il futuro è ben chiaro: «Possiamo arrivare a produrre in Sardegna sistemi inerziali – tira le somme Giacomo Cao – e possiamo mettere in moto un centro di sperimentazione».
Nella conversazione in margine i tecnici evidenziano le qualità del sistema inerziale: «È indispensabile per avere un posizionamento accurato, preciso, in tempo reale – dice Silvia Merlini responsabile di marketing e relazioni esterne per Gem elettronica –. Il sistema inerziale garantisce un'accuratezza di rilevamento continua anche per oggetti infinitamente piccoli, è già molto utilizzato in oceanografia nell'esplorazione dei fondali e nella conduzione dei mezzi unmanned, senza equipaggio».