La Nuova Sardegna

Cagliari

Banda ultralarga nelle zone rurali, aperto il primo cantiere

Il cantiere di Sant'Andrea Frius (foto Giancarlo Bulla)
Il cantiere di Sant'Andrea Frius (foto Giancarlo Bulla)

L'intervento, diviso in tre lotti e per un totale di 1.200 chilometri di cavi in fibra ottica, porterà benefici a 535 mila sardi

08 luglio 2016
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ANT'ANDREA FRIUS. Banda ultralarga partendo dalle aree più interne dell'isola. È stato inaugurato oggi a Sant'Andrea Frius, in via Fermi, il primo cantiere per la posa dei cavi in fibra ottica. Un passaggio cruciale per la Regione, sottolineato dalla presenza del presidente Francesco Pigliaru e dell'assessore degli Affari generali Gianmario Demuro. Al taglio del nastro c'era questa mattina anche il sindaco Simone Melis.

Gli interventi sono coordinati da Infratel, società in house del Ministero per lo Sviluppo economico. L'esecuzione dei lavori, in questo primo cantiere, è affidata a Sirti spa: conclusi è prevista entro settembre. Il costo è di 195 mila euro. Questo solo per il primo tratto del percorso. Imminente l'apertura di altri cantieri a Ardauli, Banari, Baressa, Benetutti, Bonnanaro, Esterzili, Goni, Gonnoscodina, Guasila, Mogorella, Montresta, Ortacesus, Nuraminis, Silius, Triei, Ussana, Ussassai.

In tutti i Comuni gli interventi per la posa dei cavi in fibra ottica rendono concreta la possibilità di accedere a internet con una velocità notevolmente superiore rispetto all'attuale standard. Le infrastrutture necessarie ad assicurare la connettività ad alta velocità e in banda ultralarga, previste nell'ambito dell'Agenda Digitale della Sardegna, devono essere realizzate in 313 comuni dell'isola per una spesa di 56 milioni di euro (fondi Feasr). L'intervento, diviso in tre lotti e per un totale di 1.200 chilometri di cavi in fibra ottica, porterà benefici a 535 mila sardi.

I lavori, in base al cronoprogramma di Infratel, devono essere conclusi entro la primavera del 2017. Gli obiettivi dell'Agenda Digitale della Sardegna prevedono per il 2020 il 100% della popolazione raggiunta dalla banda ultralarga con velocità superiore ai 30 Mbps e l'85% raggiunta con velocità pari o superiore ai 100 Mbps.

«Portare intelligenza e tecnologia digitale nelle aree svantaggiate, dove si rischia lo spopolamento - ha detto Pigliaru - è la condizione base per creare lavoro e trattenere i giovani nel territorio. Se da un lato, naturalmente, vogliamo lavorare sulle smart cities, dall'altro puntiamo a fare della Sardegna una vera e propria smart region. La banda ultra larga porta vantaggi concreti per tutti: cittadini, imprese, mondo della scuola, comparti produttivi specifici come quello dell'agricoltura, dando la possibilità di essere connessi con il mondo e sfruttare tecnologie all'avanguardia», ha concluso Pigliaru. Tecnologia al servizio della Sardegna. «Siamo nella fase di concreta attuazione dell'agenda digitale - ha sottolineato l'assessore Demuro -. È' passato poco tempo dall'annuncio del progetto, nello scorso mese di marzo, all'apertura del primo cantiere. È una straordinaria opportunità per i piccoli Comuni: la Regione investe risorse pubbliche per la tutela di un diritto fondamentale, il diritto all'accesso a internet. Siamo pronti alla nuova sfida, quella di coinvolgere altri comuni in questo grande piano di sviluppo digitale».

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