Cagliari, migranti minorenni barricati sul bus minacciano operatori Caritas
I cinque ragazzi tra i 13 e i 16 anni tutti sudanesi chiedono documenti per l'espatrio. Sono stati arrestati e condotti nell'istituto minorile di Quartucciu
CAGLIARI. Si sono asserragliati su un pullman della Caritas, rifiutando di scendere e minacciando gli operatori, pretendendo di avere immediatamente il documento per l'espatrio. Cinque giovanissimi migranti sudanesi di età compresa tra i 13 e i 16 anni, sono stati arrestati dalla polizia per estorsione, minacce, falsa attestazione a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire le proprie generalità.
L'episodio è avvenuto ieri venerdì 15 luglio 2016 poco prima delle 14 in via Fra Ignazio, a Cagliari, davanti alla sede della Caritas. I cinque ragazzini si sono barricati sul pullman, rifiutando di scendere e minacciando due operatori della Caritas.
Sul posto sono arrivate due pattuglie della Squadra volante. Gli agenti, coordinati dal dirigente Fabrizio Figliola, hanno cercato di convincere i giovani a desistere, ma questi si sono opposti dichiarando che avrebbero interrotto la protesta solo con in mano i documenti per l'espatrio. I ragazzi hanno anche rifiutato di fornire le generalità.
Gli operatori della Caritas hanno spiegato ai poliziotti di essere stati costretti a scendere dal pullman perché temevano per la propria incolumità. Il gruppetto di stranieri, infatti, nella giornata precedente aveva occupato gli uffici della Caritas all'interno dell'hotel «I 4 Mori», danneggiando infissi e arredi e usando violenza contro gli operatori. Non solo. Avevano anche occupato l'ufficio di un medico sedendosi a terra e insistendo affinché fosse dato loro il permesso di espatrio.
I cinque sudanesi sono stati arrestati e trasferiti nel carcere minorile di Quartucciu