La Nuova Sardegna

Cagliari

Casa della salute a Carloforte, la Asl: "I soldi per attrezzarla ci sono"

Simone Repetto
Casa della salute a Carloforte, la Asl: "I soldi per attrezzarla ci sono"

Incontro dell'amministrazione comunale con il commissario straordinario per discutere dell'apertura del presidio sanitario. Il problema: trovare personale che lavori nell'isola di San Pietro

26 luglio 2016
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CARLOFORTE. "Dobbiamo decidere come spendere i soldi che la Regione ci ha reso disponibili per la Casa della Salute di Carloforte, possibilmente raccogliendo le istanze dei diretti interessati". Questa, in sostanza, la posizione del commissario dell'Asl 7 Antonio Onnis, nell'ultima riunione tenutasi in municipio con vari medici e dirigenti Asl, alla presenza dell'amministrazione comunale, personale operante nel presidio di viale Parodo e dei servizi sociali, oltre che rappresentanti di associazioni, a partire dalla Croce Azzurra, per discutere le modalità con le quali verrà attivata la Casa della Salute. Il cui avvio era stato annunciato entro marzo 2016, invece se ne parlerà dopo l'estate.

A quanto riferito dal commissario, il ritardo è dovuto alla reale disponibilità delle risorse regionali per acquistare attrezzature ed arredi per potenziare e mettere in funzione il poliambulatorio, ristrutturato nel 2015 scorso (con mezzo milione di euro), in particolare al pian terreno. Ora che i fondi (175 mila euro) sono disponibili, c'è da decidere cosa mettere dentro a quella che oggi appare una scatola vuota. E le richieste non mancano, di tutti i tipi. 

Cruciale è l'aspetto del personale. Mancano tante figure, dagli infermieri ai medici specialisti. Ancor più grave è il fatto che nessuno vuole scegliere Carloforte come sede di lavoro, per cui è stato chiesto alla dirigenza cosa si può fare per risolvere la questione. Risposta chiara: "Ci vogliono finanziamenti straordinari della politica", ovvero stanziamenti pubblici ulteriori che "incentivino" a lavorare a Carloforte. Qualcuno ha fatto notare che, fino a pochi anni fa, erano presenti diversi specialisti che visitavano almeno una volta la settimana. Altrettanto fondamentale, in tema di personale - è stato detto - a Carloforte non devono lavorare operatori alle prime armi, bensì qualificati e con esperienza. Una delle sfide maggiori per i vertici Asl, è convincere i medici di famiglia ad operare nella Casa della Salute, oltre che nei loro ambulatori, per offrire un servizio migliore all'utenza. All'incontro erano assenti, ma qualcuno di loro ha fatto notare che non erano stati avvisati. 

Sulle emergenze, è auspicato un potenziamento del pronto soccorso, benchè resti fondamentale l'apertura di una seconda base dell'elisoccorso regionale (come c'era prima ad Elmas) per prestare servizio in tempi rapidi ai casi più gravi sull'isola. Tra i servizi richiesti, si vorrebbero anche un aumento della frequenza dei prelievi ed il pieno sviluppo della telemedicina (eliminando i fax, ancora utilizzati), con analisi e risultati in tempi stretti. A settembre, è stato annunciato un ulteriore incontro con la popolazione per dibattere l'argomento.

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