La Nuova Sardegna

Cagliari

Carloforte, il porticciolo di via Primo Maggio terra di nessuno

Simone Repetto
Carloforte
Carloforte

Le incognite della gestione provvisoria e i dubbi sulla prossima gara d'appalto per la gestione che sarebbe vantaggiosa per il concessionario solo se la darsena venisse dragata perché allo stato attuale rende difficile la navigazione

04 agosto 2016
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CARLOFORTE. Quale futuro per la gestione del porticciolo di via Primo Maggio? Se lo stanno chiedendo in molti, dopo la scadenza a luglio dell'affidamento provvisorio della gestione in proroga al comune. Molti detentori di posti barca nei pontili sono in allarme, proprio nel pieno della stagione estiva, perché temono di perdere il proprio spazio (assegnato tramite graduatoria comunale e pagato annualmente) anche dopo una semplice uscita in mare, come fosse diventato acqua di nessuno.

In merito, il Servizio regionale Demanio e Patrimonio, competente per quella che, ufficialmente, è una darsena pescherecci, ha in programma di pubblicare entro settembre 2016 una gara d'appalto per l'assegnazione della gestione, alla quale possono partecipare sia enti pubblici che soggetti privati. Un bando che, secondo le previsioni, dovrebbe riflettere quello recente formulato per il porticciolo di Sant'Antioco. Nel frattempo, l'area dovrebbe sempre essere gestita in ambito comunale, anche per evitare problemi fra i diportisti nella fase più delicata della stagione.

Ma sono tante le incognite all'orizzonte. Dall'esatta definizione (e conseguente destinazione di utilizzo, oggi ripartita fra diporto e pesca) della struttura portuale all'entità del canone concessorio annuale che dovrà pagare alla Regione il vincitore dell'appalto. Investimento che produrrebbe interessi solo se la darsena venisse dragata, visto l'attuale impossibilità a navigare in certe zone per i bassi fondali.

A quel punto, potrebbero essere utilizzati con profitto anche lo scalo di alaggio e lo spazio riservato alla gru di sollevamento barche tipo travel-lift. Problemi che attendono soluzioni immediate, considerata l'importanza strategica della struttura per lo sviluppo diportistico isolano e l'attuale servizio fornito, considerato non ottimale dai legittimi (fino a luglio) assegnatari di posti barca.

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