La Nuova Sardegna

Cagliari

Castiadas, atto intimidatorio nei confronti del sindaco

Gian Carlo Bulla
Quintino Sollai davanti alla legnaia bruciata
Quintino Sollai davanti alla legnaia bruciata

Ignoti hanno appiccato il fuoco alla legnaia a ridosso dell'abitazione, ad accorgersi dell'incendio è stata la moglie che era in cucina

06 agosto 2016
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CASTIADAS. Atto intimidatorio nei giorni scorsi nei confronti del sindaco di Castiadas Quintino Sollai. Ignoti hanno appiccato fuoco alla legnaia che si trova, quasi a ridosso, della parte retrostante dell’abitazione, ubicata a Masone Pardu, una delle borgate che formano il più giovane comune del Sarrabus, diventato autonomo nel 1986.

Del grave episodio, avvenuto il 26 luglio 2016, si è venuti a conoscenza solo ieri pomeriggio. Per espressa volontà del sindaco, infatti, non è stato divulgato. Avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche se nell’abitazione non ci fosse stato nessuno.Il rogo è divampato intorno alle 15. Si presume sia stato innescato da un oggetto infiammabile lanciato dalla strada comunale che costeggia il cortile dell’abitazione. Ad accorgersi è stata Gianna Serra la moglie del sindaco che mentre riordinava la cucina ha udito il crepitio provocato dalla legna che ardeva.

Quintino Sollai si è precipitato fuori e dopo aver allertato il 1515 si è messo a spegnere il fuoco aiutato da alcuni vicini. Per fortuna nelle vicinanze si trovava una pattuglia della stazione di Castiadas del corpo forestale e di vigilanza ambientale dotata di autobotte che è prontamente intervenuta impedendo che il rogo si espandesse. “ Tanta preoccupazione e rabbia ma fortunatamente tutto si è risolto positivamente perché l’intervento è stato tempestivo- sottolinea il sindaco Sollai.” Sospetta di qualcuno ? “ Non ho particolari sospetti anche se nel recente passato sono stato fatto oggetto di una ripetuta azione denigratoria attraverso scritti anonimi in relazione ai quali ho presentato diverse denunce- querele “. Ha paura? “ Assolutamente no quantunque da un anno e mezzo a questa parte qualcuno si è riproposto di rendermi la vita difficile. Sono sereno perché ritengo di aver sempre amministrato con equilibrio senza favorire o danneggiare qualcuno. Mi auguro che le forze dell’ordine riescano a identificare chi da diverso tempo sta seminando veleno agendo anonimamente. Vorrei che questi anonimi “codardi” che agiscono nell’ombra si facessero avanti. Sono disposto a confrontarmi con chiunque. Ho la coscienza a posto”

Quintino Sollai,agronomo, nativo di Pimentel, domiciliato a Castiadas da oltre mezzo secolo, (il padre era un operaio dell’Ersat ), sardista da sempre, compirà 64 anni il prossimo 27 settembre. Insegna tecniche di allevamento, economia ed ecosistemi territoriali nella scuola agraria di Senorbì, sezione staccata dell’istituto di istruzione superiore Duca degli Abruzzi di Elmas

. E’ stato assessore all’agricoltura del comune di Castiadas dal 1986 al 1992 e dal 2001 al 2006. Dal 2007 ricopre la carica di sindaco. Sull’atto vandalico stanno indagando i carabinieri della stazione di Castiadas e della compagnia di San Vito coordinati dal capitano Stefano Colantonio e dal maresciallo Giuseppe Rauzino.

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