La Nuova Sardegna

Cagliari

Fiume di droga nel Cagliaritano: sgominata banda di venti persone

Il capitano Michele Cappa e il colonnello Ivan Giorno (foto Mario Rosas)
Il capitano Michele Cappa e il colonnello Ivan Giorno (foto Mario Rosas)

Quattordici provvedimenti di misure cautelari per i tre capi dell'organizzazione e per i più stretti collaboratori notificati da un esercito di carabinieri tra Cagliari, Nuoro e Sassari

11 ottobre 2016
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CAGLIARI. Tenore di vita elevato ma, per alcuni, ufficialmente non c'era neppure una dichiarazione dei redditi. I carabinieri del nucleo investigativo del reparto operativo provinciale oggi guidati dal capitano Michele Cappa, per due anni, tra il 2010 e il 2012, sotto il coordinamento del sostituto procuratore Rosanna Allieri hanno indagato su venti persone che hanno fatto fortuna producendo e commerciando droga, marijuana (quella prodotta qui in Sardegna), e poi hascisc e cocaina importati da fuori.

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All'alba di stamani 11 ottobre 2016 sette indagati sono stati raggiunti da misure di custodia cautelare (carcere o arresti domiciliari) emessi dal gip Giampaolo Casula su richiesta del pm Rosanna Allieri, altri sette dovranno presentarsi all'autorità giudiziaria tutti i giorni. Oltre cento carabinieri del comando provinciale di Cagliari agli ordini del colonnello Ivan Giorno, del nucleo elicotteri e dei reparti territoriali hanno contribuito a notificare i provvedimenti e a perquisire abitazioni, casolari e quanti altri edifici gli indagati possedessero. E' stato così che Marco Cossu, nel cui terreno i carabinieri hanno trovato un fucile con matricola abrasa, è stato arrestato per detenzione illegale di arma nonostante per lui ci fosse "solo" l'obbligo di presentarsi all'autorità giudiziaria.

Il giro era grosso, in un'intercettazione telefonica il presunto boss del gruppo, Pietro Piccioni, 46 anni, di Quartu, titolare di una pensione di invalidità, commissionava al suo interlocutore l'acquisto di 800 chili di hascisc, uno dei corrieri (Davide Porcu, 40 anni, di Selargius), nel corso del 2012 venne bloccato con 40 chili di hascisc provenienti dalla Spagna, un altro ancora, Fausto Cadelano, 58 anni, di Quartucciu, che attualmente si trova in carcere a Nuoro e lì è stato raggiunto dal nuovo provvedimento di custodia cautelare, è stato arrestato dai carabinieri di Carbonia l'anno scorso ed era considerato il braccio destro di Aliberti.

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L'operazione condotta stamani è stata ribattezzata "Oristano" perché nell'Oristanese i carabinieri trovarono le prime tracce dell'organizzazione di Cagliari i cui animatori erano Pietro Piccioni, Riccardo Aliberti (42 anni, di Sestu) e Davide Porcu. Nel periodo dell'indagine (2010-2012) furono arrrestate altre sette persone e sequestrati 45 chili di hascisc, ma il flusso di droga commerciato dal gruppo era molto più consistente. Nessuno teneva droga in casa propria o in locali a loro riconducibili, nell'abitazione di Piccioni oggi sono stati trovati 400 grammi di marijuana. Ai quattordici indagati raggiunti da provvedimento cautelare è stato contestato il reato di associazione a delinquere finalizzato al traffico di sostanze stupefacenti.

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