La Nuova Sardegna

Cagliari

Tentato sequestro Podda, confermata la condanna a 15 anni per Niveo Batzella

Il tribunale di Cagliari
Il tribunale di Cagliari

L'imputato non aveva scelto riti alternativi, esattamente come già accaduto per gli omicidi dell'imprenditore Gianluca Carta e dell'operaio Sergio Tronci, costatigli due condanne all'ergastolo.

30 novembre 2016
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CAGLIARI. La Corte d'Appello di Cagliari ha confermato la condanna a 15 anni di carcere pronunciata in primo grado nei confronti di Niveo Batzella, 60 anni di Assemini, accusato del tentato sequestro dell'imprenditore Alessandro Podda, figlio di Ferruccio, fondatore del caseificio Podda Formaggi di Sestu.

Difeso dall'avvocato Riccardo Floris, l'imputato non aveva scelto riti alternativi, esattamente come già accaduto per gli omicidi dell'imprenditore Gianluca Carta e dell'operaio Sergio Tronci, costatigli due condanne all'ergastolo. Per il tentativo di rapimento di Alessandro Podda, che gli inquirenti ipotizzano nel febbraio 2012, sono già stati condannati a cinque anni Gianfranco Batzella, nipote di Niveo, e il presunto basista, Efisio Mereu.

Secondo quanto contestato dalla Direzione distrettuale antimafia, i tre avrebbero pedinato e monitorato l'imprenditore con l'obiettivo di organizzare un sequestro a scopo di estorsione, predisponendo anche un alibi per il basista che avrebbe dovuto portare ai familiari la richiesta di riscatto.

L'azione criminale era poi saltata: propri in quei giorni a Cagliari, infatti, c'era la visita del capo dello Stato, eccezionali quindi le misure di sicurezza in città e provincia con la presenza di centinaia di uomini delle forze dell'ordine. Troppo rischioso per la banda agire in questo contesto.

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