La Nuova Sardegna

Cagliari

Metal detector e reperti archeologici, denunciate tre persone di Gergei e Galtellì

Gian Carlo Bulla
I reperti antichi e i metal detector sequestrati dai carabinieri (Bulla)
I reperti antichi e i metal detector sequestrati dai carabinieri (Bulla)

Bloccata dai carabinieri l'auto su cui viaggiavano padre e figlio, cui viene contestato il possesso di una medaglia votiva e due monete, e un 44enne del centro del Sarcidano nella cui abitazione sono stati rinvenuti 81 pezzi di interesse archeologico  

26 gennaio 2017
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GERGEI. Due allevatori di Galtellì, F.A.D e P.D.,padre e figlio, rispettivamente di 54 e 27 anni, e M.C., un disoccupato di Gergei, di 44 anni, sono stati denunciati a piede libero dai carabinieri della stazione del paese del Sarcidano per violazione delle norme che regolano le ricerche archeologiche e per impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo stato.

I tre mentre viaggiavano a bordo di una Opel Astra sono stati fermati nelle campagne di Gergei, in località “Su Piroi”, nei pressi dell’ex azienda di proprietà di Pietro Deidda, il boss della banda Petrus, scomparso circa 2 anni fa, confiscata e restituita all’uso della collettività grazie alla legge 109 del 96,  in una zona dove sono presenti diversi insediamenti archeologici. A fermarli è stata una pattuglia di carabinieri della stazione guidati dalla marescialla Agnese Sedda nel corso di un servizio di controllo del territorio a fini preventivi disposto dal capitano Paolo Bonetti,comandante della compagnia di Isili.

Nel portabagagli dell’auto i militari hanno rinvenuto un metal detector professionale e diversi arnesi da scavo, una medaglietta votiva e due monete presumibilmente puniche. I tre reperti, il cui possesso viene contestato al proprietario dell'auto e al padre, sono stati sequestrati in attesa di essere consegnati alla soprintendenza archeologica.

Diversa la contestazione nei confronti di M.C.: durante la perquisizione della sua abitazione, i militari hanno trovato 81 reperti archeologici di interesse storico e artistico e un altro metal detector, simile a quello trovato nel portabagagli dell’auto e uno di più piccole dimensioni. Tutto il materiale rinvenuto è stato catalogato e sequestrato. Nei prossimi giorni alla soprintendenza dei beni archeologici di Sassari per l’accertamento del loro valore storico, artistico e archeologico. 

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