La Nuova Sardegna

Cagliari

Sanità a Iglesias, l'opposizione protesta davanti all'ospedale

Sanità a Iglesias, l'opposizione protesta davanti all'ospedale

Contestate anche le liste d'attesa, aumentate di quattro mesi

24 febbraio 2017
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IGLESIAS. "Diciamo no ad una sanità lontana dalle esigenze cittadini alle prese con continui disservizi e diciamo basta davanti al silenzio di chi ci amministra”. Così un gruppo di consiglieri dell'opposizione del comune di Iglesias ed ex amministratori, davanti all'ospedale cittadino Cto, hanno lanciato una protesta contro l'organizzazione dei servizi sanitari, in città, ma anche in tutto il sulcis iglesiente.

“Liste d'attesa aumentate di tre quattro mesi, la mobilità passiva è incrementata del 30%, la carenza di personale è di circa 15 medici e 25 infermieri, un ospedale, il Cto che può programmare gli interventi fino al venerdì e chiude nel fine settimana e i pazienti ricoverati vengono mandati a casa oppure trasferiti a Carbonia”. Numeri e situazioni evidenziate dal consigliere comunale e capogruppo dell'udc in consiglio regionale, Gianluigi Rubiu.

“In questa città manca la presa di posizione del sindaco che in tutte le manifestazioni organizzate per difendere il territorio non è mai sceso in piazza”, ha esclamato il consigliere di opposizione Andrea Pilurzu (udc) riferendosi al primo cittadino Emilio Gariazzo, medico Asl. Il consigliere ha espresso preoccupazione per l'insufficienza del personale e la possibilità della perdita di altri reparti.

“Si rischia il trasferimento da Iglesias a Carbonia della traumatologia. Nel reparto di medicina mancano quattro medici, in pediatria manca il primario, carenza di personale anche in ortopedia, ha spiegato Pilurzu, per non parlare dell'inefficienza dei trasporti interni alla asl necessari quando un paziente arriva al pronto soccorso con un osso rotto e deve essere trasferito a Carbonia per l'intervento; può solo sperare di avere qualcuno che lo accompagni.

Maurizio Cerniglia, ex amministratore del Comune di Iglesias, ha sottolineato come il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera di questi ultimi anni ha sottodimensionato i presidi, passando da tre ospedali ad uno, il cto che funziona solo cinque giorni alla settimana. “Nel piano sanitario regionale il cto è più simile ad un ambulatorio articolato che ad un vero e proprio ospedale e tutto questo risultato è stato creato dalla Regione con il silenzio della giunta comunale”, ha detto Gianmarco Eltrudis capogruppo udc nel consiglio comunale di Iglesias.

Dalla direzione della asl, il commissario Maddalena Giua, fa sapere che “il trasferimento della traumatologia è infondato, in pediatria il primario è ancora in servizio, nel reparto di medicina due medici non sono ancora in pensione e per l'ortopedia è stata attivata la procedura per una sostituzione”. La Giua ha precisato che con la direzione Ats (azienda tutela della salute) sta mettendo mano a tutti i problemi del presidio, da quelli legati al personale a quelli delle strutture.

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