La Nuova Sardegna

Cagliari

Operazione antibracconaggio dei forestali nel Sulcis: scoperti 350 trappole e 120 cavetti

Operazione antibracconaggio dei forestali nel Sulcis: scoperti 350 trappole e 120 cavetti

Sono stati trovati lacci anche nell'oasi faunistica del parco di San Pantaleo, sette persone indagate

21 marzo 2017
1 MINUTI DI LETTURA





IGLESIAS. Operazione antibracconaggio nel Sulcis Iglesiente da parte del corpo forestale dell'ispettorato di Iglesias. L'attività di polizia giudiziaria messa in atto tra novembre 2016 e febbraio 2017 nei comuni di Santadi, Narcao, Piscinas, Giba, Villaperuccio, Tratalias per tutelare la fauna selvatica, ha permesso di rimuovere 350 trappole metalliche a scatto per la cattura degli uccelli, 120 cavetti d'acciaio predisposti per la cattura di ungulati e il sequestro di un fucile illegalmente detenuto.

Gli uomini del corpo forestale hanno accertato inoltre anche la caccia con uso di lacci nell'Oasi faunistica del parco di Pantaleo a Santadi e nel Parco naturale di Gutturu Mannu tra Assemini, Capoterra e Uta. I forestali hanno inoltre indagato sette persone per reati venatori.

Quattro di queste persone sono di Santadi, uno di Piscinas, uno di Giba e uno di San Giovanni Suergiu. Per quanto attiene alla fattispecie venatorie illecite queste vanno dall'uso dei lacci, all'uso di reti e trappole meccaniche a scatto per la cattura di volatili. La caccia con l'uso di lacci nelle aree di particolare interesse naturalistico vede coinvolti due indagati di Santadi in concorso tra loro.

Secondo quanto riferisce Alberto Satannino, direttore del servizio ispettorato di Iglesias, il fenomeno del bracconaggio è particolarmente radicato nell'area del Sulcis e l'attività venatoria illecita si concentra particolarmente su quelle specie ornitologiche il cui commercio offre prospettive di guadagno alternativo.

Il nuovo decreto

«La mannaia sul Superbonus devasterà tantissime vite»

di Luigi Soriga
Le nostre iniziative