La Nuova Sardegna

Cagliari

Duemila costumi e migliaia di turisti, Muravera è pronta alla Sagra degli agrumi

Alessandro Bulla
Un momento della sfilata dei cavalieri alla Sagra degli agrumi di Muravera (foto A. Bulla)
Un momento della sfilata dei cavalieri alla Sagra degli agrumi di Muravera (foto A. Bulla)

Da venerdì 31 marzo a domenica la 45esima edizione della grande kermesse con gruppi folk, mostre, esposizioni, concerti, conferenze, musica etnica, convegni, laboratori, seminari, visite guidate, cabaret, degustazioni enogastronomiche, danze e canti 

30 marzo 2017
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MURAVERA. Gruppi folk, mostre, esposizioni, concerti, conferenze, musica etnica, convegni, laboratori, seminari, visite guidate, cabaret, degustazioni enogastronomiche, danze e canti sono gli ingredienti della “Sagra degli agrumi” che prenderà il via venerdì 31 marzo e si concluderà domenica 2 aprile.

La manifestazione, giunta alla 45esima edizione, organizzata dal Comune con la collaborazione delle associazioni locali (coordinamento amici della sagra) e il patrocinio della Regione e della Provincia, richiamerà, come consuetudine, nella cittadina del Sarrabus migliaia di visitatori e centinaia di turisti.

La prima edizione della sagra, ideata dall’allora compianto presidente della Pro loco Luciano Cacciabue, per promuovere gli agrumi di Muravera e far conoscere il territorio, si svolse il 5 febbraio del 1961.”Sa festa de s’arangiu”, per mancanza sia di volontà politica che di disponibilità finanziarie, negli anni Settanta venne soppressa e fu ripristinata, dopo un’interruzione durata 11 anni, all’inizio degli anni Ottanta. Oggi la sagra, già inserita tra i grandi eventi regionali, è uno degli appuntamenti più importanti della primavera della Sardegna e di fatto costituisce l’inizio della stagione turistica nella costa sud orientale.

Muravera si vestirà a festa per dare il benvenuto ai graditissimi ospiti e per rendere omaggio all’arancia, l’eccellente prodotto di nicchia dell’agricoltura sarrabese, che non teme confronti, conosciuto e apprezzato anche fuori dei confini regionali, non solo nella penisola ma anche in Europa. A contorno dell’appuntamento clou - la sfilata, domenica mattina, lungo la via Roma, la strada commerciale della cittadina del Sarrabus, di gruppi folkloristici, etnotraccas, veri e propri musei itineranti che rappresenteranno spaccati fedeli degli antichi usi e costumi del Sarrabus, e di alcune maschere del carnevale isolano che proporranno i propri rituali la cui origine si perde nella notte dei tempi - sono state organizzate numerose manifestazioni.

Tra queste spiccano, venerdì, il convegno sul tema “Evoluzioni e prospettive dell’agrumicoltura del Sarrabus. Il mercato e gli scenari geopolitici”; il laboratorio di pasta fresca “Sa fregula e is malloreddus”; il concerto dell’orchestra “Stravinskij” dell’istituto comprensivo D. Alighieri di Muravera.

Sabato, visite guidate agli agrumeti; il laboratorio di “panificazione tradizionale”; “Cuntzertus. I suonatori de “S’assotziu launeddas Sardinnia” si raccontano con parole e musica” al quale parteciperanno suonatori di launeddas provenienti da tutta la Sardegna (ospite d’onore sarà il maestro Luigi Lai); lo spettacolo di cabaret del gruppo “ La Pola”.

Domenica, esposizione e vendita di prodotti a km 0 (campagna amica Coldiretti); esibizione dei gruppi folkloristici che hanno partecipato alla sfilata: spettacolo di danze e canti tradizionali della Sardegna, premiazione “Maist’è traccas” e cavalieri. Per l’occasione sono state allestite le mostre “La natura e il territorio”, “Il ritorno alla natura”, e quella sugli antichi mestieri artigiani (Museo dell’imprenditorialità femminile "Mif" donna Francesca Sanna Sulis). In alcune antiche case padronali della via Speranza (centro storico) e Roma saranno aperti i “Potalis”, dove sono state allestite esposizioni e sarà possibile degustare i prodotti enogastronomici del territorio.

Alla sfilata preceduta, dalla banda musicale Giuseppe Verdi di Muravera parteciperanno una cinquantina di gruppi folkloristici in rappresentanza di tutte le zone storiche della Sardegna da Talana a Gonnesa, da Oliena a Benetutti, da Sassari a Villacidro, da Cuglieri a Gavoi, da Orgosolo a Laconi, da Fonni a Ossi, da Bitti a Dorgali,da Serramanna a Selargius, da Cagliari a Capoterra. Da Tertenia a Sant’Andrea Frius. Parteciperanno inoltre i “boes e merdules” di Ottana, i “bois fui Janna morti” di Escalaplano, i “ mamutzones” di Samugheo, i “ mamuthones e gli issohadores” di Mamoiada, i “piffaru e tamburu della faradda” di Sassari, i “tamburi e trombettieri della città di Iglesias”, undici etnotraccas e oltre cento cavalieri ed amazzoni. Complessivamente circa duemila figuranti. 

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